Le correzioni all'«Addio ai monti».
A) PRIMA STESURA.
I viaggiatori silenziosi, volgendosi addietro, guardavano [il paese] le montagne e il paese, che la luna illuminava. Si distinguevano i villaggi, i campanili, le capanne: il castelletto di Don Rodrigo colla vecchia sua torre [sovrastava fra le capanne e le signoreggiava] alto sulle capanne pareva un [superbo] feroce ritto nelle tenebre che [medita il delitto] in mezzo ad una folla di coricati nel sonno [stesse] vegliasse meditando un delitto. Lucia [scorreva coll'occhi] lo vide, e rabbrividì; scerse coll'occhio verso il sito della sua umile casa, vide un pezzo di muro bianco che usciva da una macchia verde scura, riconobbe la [ca] sua casetta, e il fico che ombreggiava la stessa: e seduta com'era sul fondo della barca, poggiò il gomito sulla sponda, chinò su quello la fronte come per dormire; e pianse segretamente.
Addio, monti [ritti negli abissi dell'acque] [appoggiati negli abissi delle acque ed elevati verso il cielo;] posati sugli abissi dell'acque ed elevati al cielo; cime ineguali, conosciute a colui [che vi guardò[677] colle prime sue occhiate] che fissò sopra di voi i primi suoi sguardi, e che visse fra voi, come egli distingue all'aspetto [gli uomini coi] l'uno dall'altro i suoi famigliari, [valli segrete] valloni segreti, ville sparse e biancheggianti sul pendìo come branco disperso di pecore pascenti, addio! Quanto [spiacevole] è [doloroso il lascia] tristo il lasciarvi a chi vi conosce dall'infanzia! quanto è nojoso l'aspetto della pianura [che fastidisce l'occhio e lo conduce per lontani spazj dov'egli non trova che] dove [quello] [lo spazio che si percorre somiglia a q] il sito a cui si aggiunse è simile a quello che si è lasciato addietro, dove l'occhio [fastidito] cerca invano [negli] nel lungo spazio, dove riposarsi e [guardare] contemplare, e si [abbassa] ritira fastidito come dal fondo d'un quadro su cui l'artefice non abbia ancor figurata alcuna immagine della creazione. Che importa che nei [deserti] piani deserti surgano città superbe ed affollate? il montanaro che le passeggia [non può stupirsi degli edificj] avvezzo alle alture di Dio, non sente il diletto della maraviglia nel mirare edificj che il cittadino chiama [alti] elevati perchè gli ha fatti egli ponendo a fatica pietra sopra pietra. Le vie che [si lodano] hanno vanto di ampiezza, gli sembrano valli [anguste] troppo anguste; [ed [egli] egli sa] l'afa immobile lo opprime, ed egli che nella vita operosa del monte non [aveva] [pensava alla sanità che allor quando] aveva forse provato altro malore che la fatica, divenuto [sospettoso] timido e delicato come il cittadino, [parla] si lagna del clima e della temperie, e dice che morrà se non torna ai suoi monti. Egli che sorto col sole non riposava che al mezzo giorno, e [alla sera] al cessare delle fatiche diurne, [ora] passa le ore intere nell'ozio malinconico ripensando alle sue montagne.
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Ma questi sono piccioli dolori. L'uomo sa tormentar l'uomo [nell'animo] nel cuore; e amareggiargli il pensiero di modo che anche la memoria dei [tempi] momenti [lieti già pa] passati lietamente [gli porta un rancore] [senza] [non misto di compiacenza] [invece è tutta dolorosa. Addio, casa natale] affacciandosi ad esso perde ogni bellezza, e porta un rancore non temperato da alcuna compiacenza; è tutta dolorosa: reca all'afflitto una certa maraviglia che abbia potuto altre volte godere, e non desidera più quelle contentezze delle quali non gli par più capace la sua mente trasformata. Addio, casa natale, casa dei primi passi, dei primi giuochi, delle prime speranze; casa [dalla] nella quale sedendo con un pensiero s'imparò a distinguere [dalle orme degli] [fra i passi degli uomini] dal romore delle orme comuni il romore d'un'orma desiderata con un misterioso timore. Addio, addio casa altrui, nella quale la fantasia [commossa, e] intenta, e sicura vedeva [il soggiorno] [si era fabbricato il] un soggiorno di [compagna] sposa, e di compagna. Addio, Chiesa dove nella prima [inf] puerizia si stette in silenzio e [colla gravità] con adulta gravità, dove si [cantò] cantarono colle compagne le lodi del Signore, dove ognuno esponeva tacitamente le sue preghiere a Colui che tutte le intende e le può tutte esaudire; Chiesa, dove era preparato[679] un rito, dove l'approvazione e la benedizione di Dio doveva aggiungere all'ebbrezza della gioja il gaudio tranquillo e solenne della santità. Addio! Il serpente nel suo viaggio [tortuoso e] torto e insidioso, si posta talvolta vicino all'abitazione dell'uomo, e vi pone il suo nido, vi conduce la sua famiglia, [e l'uomo che] riempie il suolo e se ne impadronisce; [ne scaccia l'uomo il quale] perchè l'uomo il quale ad ogni passo incontra il [rettile] velenoso vicino pronto ad avventarglisi, che è obbligato di guardarsi e di non dar passo senza sospetto, che trema pei suoi figli [abbandona la sua abitazione, maledice il serpente sente] sente venirsi in odio la sua dimora, maledice [il vicino nuovo] il rettile usurpatore, e parte. E l'uomo pure caccia talvolta l'uomo [dalla] sulla terra come se [fosse una] gli fosse destinato per preda: [fino a quel giorno in cui] allora il debole non può che fuggire dalla faccia del potente oltraggioso: [fino a quel giorno in cui] [un giorno poi] ma i passi affannosi del debole sono contati, e un giorno ne sarà chiesta ragione.
La barca giunta alla riva, urtando sull'arena [tra] scosse Lucia, la quale [si alzò asciugand] dopo avere asciugate in segreto le lagrime, si alzò come dal sonno.
B) SECONDA STESURA.
I passeggieri silenziosi, volgendosi addietro, guardavano le montagne e il paese rischiarato dalla luna, e svariato qua e là di grandi ombre. Si distinguevano i villaggi, le case, le capanne: il castellotto di don Rodrigo colla vecchia sua torre, elevato sulle casucce ammucchiate alla falda del promontorio, pareva[680] un feroce che ritto nelle tenebre sopra una folla di giacenti addormentati, vegliasse meditando un delitto. Lucia lo vide, e rabbrividì; discese coll'occhio a traverso la china fino al suo paesello: [affisò l'estremità] guardò fiso all'estremità, scerse la sua casetta, scerse la chioma folta del fico che usciva [dal] di sopra il muro: e seduta com'era sul fondo della barca, appoggiò il gomito sulla sponda, chinò su quello la fronte come per dormire; e pianse segretamente.
Addio, montagne sorgenti dalle acque ed [elevate a] erette al cielo; cime ineguali, conosciute a chi è nato fra voi, e distinte nella sua mente non meno che lo sieno gli aspetti dei suoi più famigliari; valloni segreti, ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti, addio! Quanto è tristo il passo dell'indigena che si allontana da voi! [Quegli] A quello stesso che volontariamente vi volge le spalle, [che va a procacciarsi fortuna,] [sente ad un tratto] [vede nella] [vede e corre a] [e] dirizzato a procacciarsi fortuna, si disabbelliscono in quel momento i sogni della ricchezza, e nulla gli sembra [più] desiderabile se non il soggiornare tra voi. Il suo occhio si ritrae fastidito [dal vuoto uniforme aspetto della pianura [dalla u...] e affaticato] e stanco dalla uniforme ampiezza della pianura; [dinanzi agli edificii delle città affollate [egli pensa] egli entra] l'aere gli simiglia gravoso e senza vita: egli entra mesto e disattento nelle città tumultuose; e dinanzi agli edificii ammirati dallo straniero, egli pensa [con diletto affannoso] con amore affannoso [ai suoi monti] al camperello [che egli s... del vicino su cui egli ha posti gli occhi prima di partire] a cui egli ha posto [add] gli occhi addosso da gran tempo, ch'egli si compererà tornando a casa dovizioso, e[681] [pel quale solo si] per amore [del quale] di cui egli si affatica ad acquistare, e sopporta il tedio di viver lontano da' suoi monti.
Ma chi [mai] non aveva mai spinto al di là di quelli pure un desiderio, nè una vaghezza aerea, chi aveva composti e intrecciati con l'immagine di quelli tutti i disegni dell'avvenire, d'un avvenire sospirato segretamente, e che [pareva] si credeva certo e imminente, e ne è sbalzato [lungi] da una forza perversa! [lungi] e strappato in una volta [dalle] alle costumanze più care [e alle più care speranze] e turbato nelle più care speranze! [e parte senza sapere fra qua] s'avvia in cerca di stranieri che non ha mai desiderato di conoscere, e [senza] non può colla immaginazione [precorrere al] trascorrere per uno spazio misurato all'assenza, al momento stabilito del ritorno! Addio, casa natale, dove sedendo con un pensiero [nascosto] segreto s'imparò a distinguere dal romore delle orme comuni il romore d'un'orma desiderata con un misterioso timore. Addio, casa ancora straniera, casa guardata tante volte alla sfuggita passando e non senza rossore, nella quale la [fantasia] mente [vedeva] si compiaceva di figurarsi un tranquillo e perpetuo soggiorno di sposa. Addio, chiesa, dove [era] si cantarono tante volte le lodi del Signore, dove era promesso [un], preparato un rito, dove il sospiro segreto [dell'animo] del cuore doveva essere solennemente benedetto, e l'amore chiamarsi santo; addio!
Di tal genere, se non tali affatto, erano i pensieri di Lucia, e poco dissimili i pensieri degli altri due pellegrini, mentre [il battello] la barca gli andava avvicinando alla destra riva dell'Adda.
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C) TERZA STESURA.
L'onda segata dalla barca, riunendosi dietro la poppa, segnava una striscia [fuggente che] increspata, che si andava allontanando dal lido. I passeggieri silenziosi, [volgendosi [addietr...] indietro, guardavano le mont...] [coi dorsi volti a quello, ma] [coi vol] colle facce [piegate] converse [rivolte indietro,] [girate indietro] [seduti colle spalle converse] coi dorsi volti a quello, [ma coi volti girati] e la faccia conversa indietro, guardavano le montagne e il paese rischiarato dalla luna, e svariato qua e là di grandi ombre. Si discernevano i villaggi, le case, le capanne: il castellotto di don Rodrigo, colla [vecchia] sua torre piatta, elevato [sulle] sopra le casucce ammucchiate alla falda del promontorio, pareva un feroce, che ritto nelle tenebre sopra una [folla] compagnia di giacenti addormentati, vegliasse, meditando un delitto. Lucia lo vide, e rabbrividì; discese coll'occhio a traverso la china, fino al suo paesello; guardò fiso all'estremità, scerse la sua casetta, scerse la chioma folta del fico che sopravanzava [le muraglie] sulla cinta del cortile; scerse la [sua] finestra della sua stanza: e seduta com'era sul fondo della barca, appoggiò il gomito sulla sponda, chinò su quello la fronte, come per dormire; e pianse segretamente.
Addio, montagne sorgenti dalle acque, ed erette al cielo; cime ineguali, [conosciute] note a chi è [nato] cresciuto tra voi, e [distinte] impresse nella sua mente non meno che lo sia l'aspetto dei suoi più famigliari; torrenti dei quali egli [riconosce il fragore] distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche: ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi[683] di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo dell'indigena che si allontana da voi! Alla fantasia di quello stesso che [volontariamente vi lascia] [si parte da voi in cerca del guadagno,] [si di] se ne parte volontariamente, a procacciarsi guadagno, si disabbelliscono in quel momento i sogni della fortuna; egli [non sa capire come ab] si maraviglia d'essersi potuto risolvere, e tornerebbe allora indietro, se non pensasse che un giorno tornerà dovizioso. [A misura ch'egli discende] Quanto più s'avanza nel piano, il suo occhio si ritrae fastidito e stanco da quella ampiezza uniforme; l'aere gli simiglia gravoso e senza vita; egli s'inoltra mesto e disattento nelle città tumultuose; le case aggiunte a case, le vie che sboccano nelle vie [gli tolgono il fiato] pare che gli tolgano il fiato; e dinanzi agli edifizii ammirati [agli] dallo straniero, egli pensa con desiderio inquieto [alla casuccia] al camperello del suo paese, alla casuccia a cui egli ha già posti gli occhi addosso da gran tempo, e che compererà, tornando ricco a' suoi monti.
Ma chi non aveva mai spinto al di là di quelli nè pure un desiderio sfuggevole, chi aveva [intrecciati] composti e intrecciati con essi tutti i disegni dell'avvenire, d'un avvenire tacitamente bramato, [e] che pareva [ormai] certo ormai e imminente, e ne è sbalzato [da una forza] lontano da una forza perversa! Chi strappato ad un tempo alle più care costumanze, e sturbato nelle più care speranze, [s'avvia] lascia quei monti per avviarsi in traccia di stranieri che non ha mai desiderato di conoscere; e non può colla immaginazione trascorrere ad un momento stabilito [del] pel ritorno! Addio, casa natale, dove sedendo con un pensiero occulto, s'imparò a distinguere dal romore delle orme comuni il romore d'un'orma aspettata con un misterioso timore. Addio,[684] casa ancora straniera, casa sogguardata tante volte alla sfuggita, passando, e non senza rossore; nella quale la mente si compiaceva di figurarsi un soggiorno tranquillo e perpetuo di sposa. Addio, chiesa, [nella quale si cantarono tante volte le lodi del Signore] dove la mente si rasserenò tante volte, e tante cure svanirono, cantando le lodi del Signore; dove era promesso, preparato un rito, dove il sospiro segreto del cuore doveva essere solennemente benedetto, e l'amore chiamarsi santo: addio! Quegli che dava a voi tanta giocondità è dapertutto; ed Egli non turba mai la gioia dei suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e maggiore.
Di tal genere, se non tali appunto, erano i pensieri di Lucia, e poco dissimili i pensieri degli altri due pellegrini, mentre la barca gli andava avvicinando alla destra riva dell'Adda.
D) Il testo della prima edizione, con le correzioni di quella del 1840, riveduta dall'autore .
I passeggieri silenziosi, [colla faccia rivolta] con la testa voltata indietro, guardavano [le montagne] i monti, e il paese rischiarato dalla luna, e [svariato] variato qua e là di [grandi] grand'ombre. Si [discernevano] distinguevano i villaggi, le case, le capanne: il palazzotto di don Rodrigo, [colla] con la sua torre piatta, elevato sopra le casucce ammucchiate alla[685] falda del promontorio, pareva un feroce che, ritto nelle tenebre, [sopra una] in mezzo a una compagnia [di giacenti] d'addormentati, vegliasse, meditando un delitto. Lucia lo vide, e rabbrividì: [discese coll'occhio a traverso la china] scese con l'occhio giù giù per la china, fino al suo paesello, guardò [fiso] fisso [alla] all'estremità, [scerse] scoprì la sua casetta, [scerse] scoprì la chioma folta del fico che sopravanzava [sulla cinta del cortile] il muro del cortile, [scerse] scoprì la finestra della sua [stanza] camera; e, seduta, com'era, [sul] nel fondo della barca, [appoggiò il gomito] posò il braccio sulla sponda, [chinò] posò [su quello] sul braccio la fronte, come per dormire, e pianse segretamente.
Addio, [montagne] monti sorgenti [dalle] dall'acque, ed [erette] elevati al cielo; cime [ineguali] inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che sia l'aspetto [dei] de' suoi più [famigliari] familiari; torrenti, [dei] de' quali [egli] distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul [pendìo] pendio, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana! Alla fantasia di quello stesso che se ne parte volontariamente, tratto dalla speranza di fare altrove fortuna, si disabbelliscono, in quel momento, i sogni della ricchezza; egli si maraviglia d'essersi potuto risolvere, e tornerebbe allora indietro, se non pensasse che, un giorno, tornerà dovizioso. Quanto più s'avanza nel piano, il suo occhio si [ritrae fastidito e stanco] ritira, disgustato e stanco, da [quella] quell'ampiezza uniforme; [l'aere] l'aria gli [simiglia gravoso e senza vita] par gravosa e morta; s'inoltra mesto e disattento nelle città tumultuose; le case aggiunte a case, le [vie] strade che sboccano nelle [vie][686] strade, pare che gli [tolgano] levino il respiro; e [dinanzi] davanti agli [edifizii] edifizi ammirati dallo straniero [egli] pensa, con desiderio inquieto, al [camperello] campicello del suo paese, alla casuccia a cui [egli] ha già [posti] messi gli occhi addosso, da gran tempo, e che comprerà, tornando ricco a' suoi monti.
Ma chi non aveva mai spinto al di là di quelli [nè pure] neppure un desiderio [sfuggevole] fuggitivo, chi aveva composti in essi tutti i disegni dell'avvenire, e [ne è] n'è sbalzato lontano, da una forza perversa! Chi, [strappato] staccato [ad] a un tempo [alle] dalle più care abitudini, e [sturbato] disturbato nelle più care speranze, lascia [quei] que' monti, per avviarsi in traccia di [stranieri] sconosciuti che non ha mai desiderato di conoscere, e non può [colla] con l'immaginazione [trascorrere] arrivare [ad] a un momento stabilito [pel] per il ritorno! Addio, casa [natale] natìa, dove, sedendo, con un pensiero occulto, s'imparò a distinguere dal [romore] rumore [delle orme] de' passi comuni il [romore] rumore [di un'orma aspettata] d'un passo aspettato con un misterioso timore. Addio, casa ancora straniera, casa sogguardata tante volte alla sfuggita, passando, e non senza rossore; nella quale la mente si [compiaceva dì figurarsi] figurava un soggiorno tranquillo e perpetuo di sposa. Addio, chiesa, dove l'animo tornò tante volte sereno, cantando le lodi del Signore; [dove era] dov'era promesso, preparato un rito; dove il sospiro segreto del cuore doveva essere solennemente benedetto, e l'amore venir comandato, e chiamarsi santo; addio! [Quegli che] Chi dava a voi tanta giocondità è [da] per tutto; [ed Egli] e non turba mai la gioia [dei] de' suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e [maggiore] più grande.
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Di tal genere, se non tali appunto, erano i pensieri di Lucia, e poco [dissimili] diversi i pensieri degli altri due pellegrini, mentre la barca gli andava avvicinando alla [destra riva] riva destra dell'Adda.
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