XII.

Descrizione dell'autografo della prima minuta de' «Promessi Sposi».

1) «Introduzione».

Fogli 6 in-fol. di pp. 4 l'uno. Il primo non è numerato, gli altri hanno la numerazione alla romana II-VI, fatta dal Manzoni stesso. Comincia: «L'Historia si può veramente»; finisce: «non sarebbe pure inteso». È il primo sbozzo autografo, ed è scritto a colonna, come tutto il Romanzo. Forma il n. 1.A de' Fogli staccati dai «Promessi Sposi». Fu stampato da me a pp. 183-194 del vol. I degli Scritti postumi.

2) [Fogli di scarto del primo abbozzo dell'Introduzione].

Fogli 2 in-fol. di 4 pp. per ciascuno. Il Manzoni, di sua mano, numerò col III il primo di questi due fogli, ma poi dette di frego a quel numero e lo mutò[713] in II.bis Il secondo fu da lui numerato III. Cominciano: «Ogni epoca letteraria»; finiscono: «a quelle nostre, sacrificando». Formano il fascicolo n. 1.B de' Fogli staccati dai «Promessi Sposi». Sono a stampa a pp. 194-198 del vol I degli Scritti postumi.

3) «Introduzione».

Abbraccia 4 fogli in-fol. di 4 pp. l'uno, il primo senza numerazione, gli altri numerati dal Manzoni 2-4. L'ultima pagina del quarto foglio è bianca. Comincia: «La Storia si può veramente»; finisce: «del molto più che egli stesso vi ha speso». Sta in fronte alla prima minuta del Romanzo; ma in realtà è la seconda minuta dell'Introduzione. Fu stampata a pp. 198-204 del vol I degli Scritti postumi.

4) «Capitolo I. Il curato di...».

È il primo capitolo del tomo primo, con questa data, su in alto: 24 Aprile 1821. Si compone de' fogli: I, 2-5 e 8-14. Di quest'ultimo è scritta soltanto la prima colonna. De' fogli mancanti 6 e 7, il 6 fu trasportato dal Manzoni nella seconda minuta, dove si trova. Gli mutò il numero, prima in 7, poi in 8, rimastogli. Il foglio 7 nella seconda minuta ebbe prima il numero 8, poi quello 9. Di esso, peraltro, stracciò le due ultime pagine e ve ne sostituì due nuove. Le due pagine vecchie hanno adesso il n. 17. Il capitolo comincia: «Quel ramo del lago di Como»; finisce: «ordinatamente sui casi suoi».

5) «Cap. II. Fermo».

Si compone de' fogli 15, 17-23. Di quest'ultimo è scritta soltanto la prima colonna. Il Manzoni trasportò[714] nella seconda minuta le due prime pagine del foglio 16; e lasciò nella prima le due ultime pagine del foglio stesso. Il capitolo comincia: «La consulta fu tempestosa e durò tutta la notte»; finisce: «che noi racconteremo nel seguente capitolo».

6) «Cap. III. Il causidico».

Prima era intitolato: «Don Rodrigo». Si componeva de' fogli 24-34, che l'A. trasportò tutti quanti nella seconda minuta, dove hanno la nuova numerazione 47-68. Incomincia: «I tre rimasti a consiglio»; finisce: «Tanto è vero che un uomo colpito da grandi dolori non sa più quello che si dica».

7) «Cap. IV. Il Padre Cristoforo».

Prima era intitolato: «Il Padre Galdino», Si compone de' fogli rimasti 35-38. I fogli 39-46 furono dal Manzoni trasportati nella seconda minuta. Comincia: «Era un bel mattino di novembre»; finisce: «dicendo ad una voce: Oh Padre Guardiano!»

8) «Cap. V. Il tentativo».

Si componeva de' fogli 47-58, che il Manzoni trasportò nella seconda minuta. Comincia: «Il qual Padre Guardiano»; finisce: «lo condusse seco in una stanza vicina».

9) «Cap. VI. Peggio che peggio».

Si componeva de' fogli 59-67, che l'A. trasportò nella seconda minuta, ma cancellandovi quasi per intiero la prima stesura e tornando a riscrivere il capitolo.[715] Nella prima minuta è rimasto soltanto il foglio 68. Il capitolo comincia: «Ognuno può avere»; finisce: «di non dir parola del disegno contrastato».

10) «Capitolo VII. La sorpresa».

Il Manzoni trasportò nella seconda minuta i fogli 69-80; lasciando nella prima soltanto il foglio 81. Comincia: «Il Padre Cristoforo arrivava nell'attitudine d'un buon generale»; finisce: «e la povera Lucia appoggiata».

11) «Capitolo VIII. La fuga».

De' fogli che lo formano sono rimasti l'82, l'83, il 91 e il 92, Quest'ultimo era prima numerato 90. Il Manzoni trasportò nella seconda minuta il foglio 84, che divenne 86, l'85 mutato in 87, l'87 trasformato in 89, l'88 diventato 90, e l'89 cambiato in 91. Il vecchio foglio 86 manca. Con questo capitolo finisce il tomo primo. Comincia: «Ton, ton, ton, ton, i contadini»; finisce: «viveva delle sue stesse speranze».

12) «Cap. I. Digressione—La Signora».

Prima aveva per titolo: «Cap. IX. Disgressione»; divenne poi, invece dell'ultimo capitolo del tomo I, il capitolo I del tomo II. I fogli che lo compongono hanno la vecchia numerazione manzoniana 92-101, ma cancellata; uno soltanto, l'11 e ultimo, ha quella nuova, pur dategli dal Manzoni. Comincia: «Avendo posto in fronte a questo scritto»; finisce: «con la Signora a subire l'esame».

[716]

13) «Capitolo II. La Signora tuttavia».

Si compone de' fogli 12-23. Il capitolo termina nella seconda colonna dell'ultimo di questi fogli. Comincia: «Le parole della Signora»; finisce: «si sarebbe fatta per lo meglio».

14) «Capitolo III».

Si compone de' fogli 24-34. Comincia: «V'ha dei momenti in cui l'animo»; finisce: «poteva esser un gran soccorso».

15) «Capitolo IV».

Si compone de' fogli 35-45. Comincia: «Appena cessati gl'inchini»; finisce: «e come diremo nel seguente capitolo».

16) «Capitolo V».

Si compone de' fogli 46-53. Comincia: «Il quartiere dove abitavano le educande»; finisce: «con un colpo la lasciò senza vita».

17) «Capitolo VI».

Si compone de' fogli 54-59. Disgraziatamente mancano i fogli 60-61. Comincia: «Accorse al romore Egidio»; finisce: «non da un vecchio calvo e barbuto».

18) «Capitolo VII».

Si compone de' fogli 62-74. Comincia: «Come una truppa di segugi»; finisce: «era appunto per lui quel che il diavolo fece».

[717]

19) «Capitolo VIII».

Si compone de' fogli 75-87. Comincia: «Il mattino seguente»; finisce: «la via che gli era prescritta».

20) «Capitolo IX».

Si compone de' fogli 88-95 e 95-1/2-99. «Comincia: «Quando Egidio si avvenne»; finisce: «essere esenti da ogni perplessità».

21) «Capitolo X».

Si compone de' fogli 100-116. Comincia: «La carrozza correva tuttavia»; finisce: «e mescolandovi del vostro il meno che sarà possibile». In calce poi porta scritto: «Fine del 2.º volume».

22) «Cap. I».

È il capitolo I del tomo III, e su in alto porta scritto: 28 8bre 1822. Si compone de' fogli 1-11. Comincia: «Il Cardinale Federigo secondo il suo costume»; finisce: «seguirono posatamente la lettiga».

23) «Capitolo II».

Ha principio alla terza colonna del foglio ii e abbraccia i fogli 12-24. Comincia: «La casupola del curato»; finisce: «il nome del Conte del Sagrato non ricompare poi più nel manoscritto».

[718]

24) «Capitolo III».

Si compone de' fogli 25-30. Comincia: «Quando il Cardinale, terminate le funzioni, si ritirò»; finisce: «pregò egli il curato di portarsi a Chiuso e di far sapere a Lucia ch'egli pensava a Lei e che stesse dì buon animo».

25) [Capitolo IV].

Il Manzoni si scordò d'intestarlo, ed Ermes Visconti vi scrisse: «Cap. (quello che sarà)». Abbraccia i fogli 31-50. Comincia: «Dopo due, tre o quattro giorni spesi dal Cardinale nella visita»; finisce: «per quanto un sì magnifico epiteto può stare con un sì misero sostantivo».

26) «Capitolo V».

Abbraccia i fogli 51-64. I fogli però 52-64, prima avevano un'altra numerazione: il 52 era 51, e via di seguito. Comincia: «Ho visto più volte un caro fanciullo (vispo a dir vero più del bisogno)»; finisce: «che sarebbero venuti anni migliori, che insomma il tempo avrebbe rimediato a tutto».

27) «Capitolo VI».

Si compone de' fogli 65-77. I fogli 65 e 66, prima erano numerati 64 e 65. Comincia: «Il tempo è una gran bella cosa: gli uomini lo accusano è vero di due difetti»; finisce: «Prendiamo dunque gli uomini come sono, raccontando quello che hanno fatto».

[719]

28) [Capitolo VII].

Abbraccia i fogli 78-86 e le due prime colonne del foglio 87. L'intestatura: Capitolo VII fu cancellata dal Manzoni, che per un istante vagheggiò di farne la prosecuzione del capitolo precedente; pensiero che poi depose. Comincia: «La folla che all'avviarsi della carrozza s'era tutta messa in movimento, per tenerle dietro, cominciò a disperdersi»; finisce: «o a maggior pena pecuniaria o corporale ad arbitrio di Sua Eccellenza. Obbligatissimo alle sue grazie».

29) «Capitolo VIII».

Ha principio alla terza colonna del foglio 87 e abbraccia i fogli 88-99. Incomincia: «A queste parole giunse egli alla soglia del palazzo del Capitano di Giustizia»; finisce: «Lasceremo per ora Fermo, giacchè si trova in una situazione tollerabile e torneremo colla sua e nostra Lucia».

30) «Capitolo IX».

Abbraccia i fogli 100-110. Comincia: «Dobbiamo ora far conoscere al lettore i personaggi coi quali si trovava Lucia»; finisce: «come ai giorni nostri farebbe una madre della condizione di Agnese che avesse una figliata collocata in Inghilterra». Segue, ma cancellato: «Fine del tomo III. 11 marzo 1823»; poi, senza cancellare, e aggiunto dopo: «segue».

31) [Aggiunta al Capitolo IX].

Si compone de' fogli 111-113. Comincia: «La povera donna aveva un'altra faccenda su le braccia: la[720] corrispondenza con Fermo»; finisce: «fin che ella fu interrotta dagli avvenimenti, che racconteremo nel volume seguente»; e poi: «Fine del tomo III». Questa aggiunta è formata dei fogli 58 e 59 del tomo IV, che stralciò di là, dandogli i numeri 111 e 112, e del nuovo foglio 113. Nel vecchio foglio 58 cancellò le due prime colonne, contenenti un brano che incominciava: «Fatte le parti, i monatti lo posero [Don Rodrigo] nella bussola e lo portarono al lazzeretto»: e che finiva: «Fermo era sempre rimasto a Bergamo, dove era andato a porsi in salvo».

32) «Capitolo I».

È il capitolo I del tomo IV. Abbraccia i fogli 1-13. Comincia: «Dalla fine dell'anno 1628 alla quale siamo pervenuti colla narrazione»; finisce: «Dalla Valsassina il temporale discese nel territorio di Lecco».

33) «Capitolo II».

Si compone de' fogli 14-25. Comincia: «Le contingenze infelici della vita umana»; finisce: «vestimenta o cose di qualunque genere infette». L'ultimo brano però si legge in margine alla prima colonna del foglio 26.

34) «Capitolo III».

Si compone de' fogli 26-37. Il 26, prima era 27, Comincia: «Il giorno 22 d'Ottobre di quell'anno 1629, Pietro Antonio Lovato»; finisce: «ripiglio il manoscritto del mio autore e torno alla storia».

[721]

35) «Capitolo IV».

Si compone de' fogli 38-53. Il capitolo però termina nella prima colonna dell'ultimo di questi fogli. Comincia: «Andavano intanto coll'avanzare della primavera sempre più spesseggiando»; finisce: «Gli abbiamo dunque riserbati ad un'appendice, che terrà dietro a questa storia, alla quale ritorniamo ora; e davvero».

36) «Capitolo V».

Comincia nella seconda colonna del foglio 53 e abbraccia i fogli 54-66. Principia così: «Una sera, verso il mezzo d'Agosto, Don Rodrigo tornava alla sua casa in Milano»; finisce: «e fece la sua seconda entrata in Milano, che gli comparve in un aspetto più tristo e più strano d'assai che non era stato la prima volta».

37) «Capitolo VI».

Non restano di questo capitolo che i fogli 67-73. Comincia: «S'io avessi ad inventare una storia»; resta in tronco con le parole: «ma egli era presso al termine della via, d'una via».

38) [Capitolo VII].

Di questo capitolo manca il principio; de' fogli che lo componevano rimangono quelli 82-94. Nella quarta colonna di questo ultimo foglio ha principio il capitolo VIII. Ciò che resta comincia con una colonna[722] tutta cancellata, che dalle parole: «il favore degli uomini benevoli» arriva alle parole «dai suoi nemici, i quali del resto». Il capitolo finisce: «andava cercando intorno dove fosse più bisogno della sua assistenza».

39) «Capitolo VIII».

Comincia, come s'è detto, nella quarta colonna del foglio 94 e abbraccia i fogli 95-109. Comincia: «All'intorno del picciolo tempio»; finisce: «si rivolsero a quella parte donde le era venuta quella subita commozione».

40) «Capitolo IX».

Si compone de' fogli 110-120. Comincia: «Ritto sul mezzo dell'uscio»; finisce: «e di terminare con essa la nostra storia». Poi vi sta scritto: «17 settembre 1823».

[723]

[724]

FINE DELLA PARTE SECONDA.

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