Gli sfruttatori del Futurismo

Noi teniamo a dichiarare che non abbiamo in alcun modo partecipato all’invenzione, all’esecuzione e al commercio di una cinematografia che circola in Italia destando la curiosità per il suo titolo abilmente fabbricato: «Mondo Baldoria, prima pellicola futurista». In questa film furono introdotti dei frammenti del Pathé Journal dove figurano le nostre persone, in modo che il pubblico attribuisce a noi la suddetta film. Respingiamo sdegnosamente la responsabilità di tutte le ignobili contraffazioni teatrali e balordaggini scritte e dipinte che molti, in mala fede e a scopo di lucro, gabellano per manifestazioni futuriste.

Non può essere chiamata «Serata o conferenza futurista» una serata o conferenza che non sia imperniata su queste 6 questioni fondamentali (sviluppate nei primi 22 Manifesti del Futurismo)

1. DEMOLIZIONE SISTEMATICA DEL PASSATISMO (tradizione e mercantilismo).

2. PAROLE IN LIBERTÀ.

3. DINAMISMO PLASTICO.

4. MUSICA PLURITONALE SENZA QUADRATURA.

5. ARTE DEI RUMORI.

6. PROGRAMMA POLITICO FUTURISTA (NAZIONALISMO ANTITRADIZIONALE).

Considereremo sempre come IGNOBILI SFRUTTATORI DEL FUTURISMO tutti coloro che si dichiareranno pubblicamente futuristi senza difendere questi principii.

La declamazione nelle conferenze futuriste, deve essere per metà consacrata ai versi liberi e per l’altra metà alle parole in libertà, così che ne risulti dimostrata la fatale liberazione del lirismo dalle prosodie e dalla sintassi. Versi liberi e parole in libertà devono essere dei poeti appartenenti alla Direzione del Movimento Futurista.

Le contraffazioni si moltiplicano, ora che il Futurismo, celebre nel mondo, è diventato una etichetta rimunerativa. Noi riceviamo tutti i giorni proposte grottesche, espresse con un entusiasmo che ci fa schifo, da parte di gente che dopo averci insultati, vilipesi e derisi, vorrebbe oggi, per speculazione, farsi banditrice del Futurismo.

La venalità che anima costoro e la pecoraggine delle loro ammirazioni tardigrade, li caratterizzano come i più temibili nemici del Futurismo che ha per elementi essenziali il disinteresse eroico e l’intuizione divinatrice. Dopo aver speculato sul culto del passato, questi passatisti mascherati vorrebbero ora speculare sugli entusiasmi futuristi. Noi dunque mettiamo in guardia contro tutto ciò quei giovani che ci seguono da lontano con fede, pur non potendo (perché isolati in piccoli centri) conoscere integralmente le opere e i principii futuristi, apparentemente contradittorii e in parte ancora oscuri.

Il Futurismo, come tendenza antitradizionale, rinnovatrice e stimolatrice del genio italiano, è vastissimo, ha gradazioni infinite e abbraccia una grande varietà di temperamenti più o meno futuristi.

Noi esortiamo i nostri veri amici a non lasciarsi sedurre dalle inevitabili proposte di Serate che i nuovi speculatori del Futurismo fanno a loro, come le fanno a noi senza risultato, coll’unico scopo di lucrare, prostituendo il Futurismo in grandi chiassate teatrali.

Le Serate futuriste devono esplodere a tempo opportuno, quando nuove affermazioni divenute urgenti, come ultimamente nell’Università di Bologna, esigono una violenta avanzata, una difesa irruente con quella logica conclusione di pugni schiaffi e calci in faccia ai passatisti, di cui deteniamo finora il brevetto.

Le vere Serate futuriste furono battaglie accanite da cui noi uscimmo sempre vittoriosi, dopo aver sgominato migliaia di passatisti, fumando la sigaretta, fra due siepi di ammiratori improvvisati. I nuovi futuristi, non possedendo la nostra abilità strategica e la nostra solidarietà di battaglione bene allineato, rischiano senza di noi, di subire dei rovesci dannosi al Movimento. Intensifichino dunque la propaganda in sale private, dove possono utilmente divulgare le opere e i principii del Futurismo ad un pubblico non troppo numeroso e perciò attento.

Sono, saranno ammessi e rimarranno nel Gruppo direttivo soltanto quei futuristi che, anche giovanissimi e sconosciuti abbiano dimostrato forza creatrice futurista, spirito e muscoli aggressivi, fede entusiastica nei Manifesti futuristi ed in noi, iniziatori del Futurismo.

F. T. Marinetti, C. R. W. Nevinson

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