La radia

Manifesto futurista dell’ottobre 1933

(Pubblicato nella «Gazzetta del Popolo»)

Il Futurismo ha trasformato radicalmente la letteratura colle parole in libertà l’aeropoesia e lo stile parolibero veloce simultaneo svuotato il teatro della noia mediante sintesi alogica a sorpresa e drammi di oggetti immensificato la plastica coll’antirealismo il dinamismo plastico e l’aeropittura creato lo splendore geometrico d’una architettura dinamica che utilizza senza decorativismi e liricamente i nuovi materiali da costruzione la cinematografia astratta e la fotografia astratta. Il Futurismo nel suo 2° Congresso nazionale ha deciso i seguenti superamenti

Superamento dell’amore per la donna «con un più intenso amore per la donna contro le deviazioni erotico-sentimentali di molte avanguardie estere le cui espressioni artistiche sono fallite nel frammentarismo e nel nichilismo»

Superamento del patriottismo «con un più fervido patriottismo trasformato così in autentica religione della Patria ammonimento ai semiti perché si identifichino con le diverse patrie se non vogliono sparire»

Superamento della macchina «con un’identificazione dell’uomo con la macchina stessa destinata a liberarlo del lavoro muscolare e immensificare il suo spirito»

Superamento dell’architettura Sant’Elia «oggi vittoriosa con un’architettura Sant’Elia ancora più esplodente di colore lirico e originalità di trovate»

Superamento della pittura «con un’aeropittura più vissuta e una plastica polimaterica-tattile»

Superamento della terra «con l’intuizione dei mezzi escogitati per realizzare il viaggio nella Luna»

Superamento della morte «con una metallizzazione del corpo umano e la captazione dello spirito vitale come forza di macchina»

Superamento della guerra e della rivoluzione «con una guerra e una rivoluzione artistiche-letterarie decennali o ventennali tascabili a guisa di indispensabili rivoltelle»

Superamento della chimica «con una chimica alimentare perfezionata di vitamine e calorie gratuite per tutti»

Possediamo oramai una televisione di cinquantamila punti per ogni immagine grande su schermo grande Aspettando l’invenzione del teletattilismo del teleprofumo e del telesapore noi futuristi perfezioniamo la radiofonia destinata a centuplicare il genio creatore della razza italiana abolire l’antico strazio nostalgico delle lontananze e imporre dovunque le parole in libertà come suo logico e naturale modo di esprimersi

La radia, nome che noi futuristi diamo alle grandi manifestazioni della radio è ancora oggi a) realista b) chiusa in una scena c) istupidita da musica che invece di svilupparsi in originalità e varietà ha raggiunto una ributtante monotonia negra o languida d) una troppo timida imitazione negli scrittori d’avanguardia del teatro sintetico futurista e delle parole in libertà

Alfredo Goldsmith della città della Radio di New-York ha detto «Marinetti ha immaginato il teatro elettrico. Diversissimi della concezione i due teatri hanno un punto di contatto nel fatto che per la loro realizzazione non possono prescindere da un’opera di integrazione, da parte degli spettatori uno sforzo di intelligenza. Il teatro elettrico richiederà uno sforzo di fantasia negli autori prima poi negli attori poi negli spettatori»

Anche i teorici e gli attori francesi belgi tedeschi di radiodrammi avanguardisti (Paul Reboux Theo Freischinann Jacques Rece Alex Surchaap Tristan Bernard F. W. Bischoff Victor Heinz Fuchs Friedrich Wolf Mendelssohn ecc.) elogiano e imitano il teatro sintetico futurista e le parole in libertà quasi tutti però sempre ossessionati da un realismo pur anche veloce da sorpassare

La radia non deve essere

1. teatro perché la radio ha ucciso il teatro già sconfitto dal cinema sonoro

2. cinematografo perché il cinematografo è agonizzante a) di sentimentalismo rancido di soggetti b) di realismo che avvolge anche alcune sintesi simultanee c) di infinite complicazioni tecniche d) di fatale collaborazionismo banalizzatore e) di luminosità riflessa inferiore alla luminosità autoemessa della radiotelevisiva

3. libro perché il libro che ha la colpa di avere resa miope l’umanità implica qualcosa di pesante strangolato soffocato fossilizzato e congelato (vivranno solo le grandi tavole parolibere luminose unica poesia che ha bisogno di essere vista)

La radia abolisce

1. lo spazio o scena necessaria nel teatro compreso il teatro sintetico futurista (azione svolgentesi su una scena fissa e costante) e nel cinema (azioni svolgentisi su scene rapidissime variabilissime simultanee e sempre realiste)

2. il tempo

3. l’unità d’azione

4. il personaggio teatrale

5. il pubblico inteso come massa giudice autoeletto sistematicamente ostile e servile sempre misoneista sempre retrogrado

La radia sarà

l . Libertà da ogni punto di contatto con la tradizione letteraria e artistica Qualsiasi tentativo di riallacciare la radia alla tradizione è grottesco

2. Un’Arte nuova che comincia dove cessano il teatro il cinematografo e la narrazione

3. Immensificazione dello spazio Non più visibile né incorniciabile la scena diventa universale e cosmica

4. Captazione amplificazione e trasfigurazione di vibrazioni emesse da esseri viventi da spiriti viventi o morti drammi di stati d’animo rumoristi senza parole

5. Captazione amplificazione e trasfigurazione di vibrazioni emesse dalla materia Come oggi ascoltiamo il canto del bosco e del mare domani saremo sedotti dalle vibrazioni di un diamante o di un fiore

6. Puro organismo di sensazioni radiofoniche

7. Un’arte senza tempo né spazio senza ieri e senza domani La possibilità di captare stazioni trasmittenti poste in diversi fusi orari e la mancanza della luce distruggono le ore il giorno e la notte La captazione e l’amplificazione con le valvole termojoniche della luce e delle voci del passato distruggeranno il tempo

8. Sintesi di infinite azioni simultanee

9. Arte umana universale e cosmica come voce con una vera psicologia-spiritualità dei rumori delle voci e del silenzio

10. Vita caratteristica di ogni rumore e infinita varietà di concreto-astratto e fatto-sognato mediante un popolo di rumori

11. Lotte di rumori e di lontananze diverse cioè il dramma spaziale aggiunto al dramma temporale

12. Parole in libertà La parola è andata sviluppandosi come collaboratrice della mimica e del gesto

Occorre la parola sia ricaricata di tutta la sua potenza quindi parola essenziale e totalitaria ciò che nella teoria futurista si chiama parola-atmosfera Le parole in libertà figlie dell’estetica della macchina contengono un’orchestra di rumori e di accordi rumoristi (realisti e astratti) che soli possono aiutare la parola colorata e plastica nella rappresentazione fulminea di ciò che non si vede Se non vuole ricorrere alle parole in libertà il radiasta deve esprimersi in quello stile parolibero (derivato dalle nostre parole in libertà) che già circola nei romanzi avanguardisti e nei giornali quello stile parolibero tipicamente veloce scattante sintetico simultaneo

13. Parola isolata ripetizione di verbi all’infinito

14. Arte essenziale

15. Musica gastronomica amorosa ginnastica ecc.

16. Utilizzazione dei rumori dei suoni degli accordi armonie simultaneità musicali o rumoristi dei silenzi tutti con le loro gradazioni di durezza di crescendo e di diminuendo che diventeranno degli strani pennelli per dipingere delimitare e colorare l’infinito buio della radia dando cubicità rotondità sferica in fondo geometria

17. Utilizzazione delle interferenze tra stazioni e del sorgere e della evanescenza dei suoni

18. Delimitazione e costruzione geometrica del silenzio

19. Utilizzazione delle diverse risuonanze di una voce o di un suono per dare il senso dell’ampiezza del locale dove la voce viene espressa

Caratterizzazione dell’atmosfera silenziosa o semisilenziosa che avvolge e colora una data voce suono rumore

20. Eliminazione del concetto o prestigio di pubblico che ha sempre anche per il libro esercitato un’influenza deformante o peggiorante

F. T. Marinetti

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