PAROLE NON DETTE

Parole che la bocca mai non disse,

per pietà, per orgoglio o per paura,

che ai labbri spinse una demenza oscura,

che un più forte volere ivi confisse:

 

parole non di suono ma di palpito,

miste al sangue pulsante, alla saliva

di che il tacer s'abbevera, alla viva

carne che soffre, al cuor che batte a scalpito:

 

han, nel profondo ove s'accolgon bieche,

(e chi dir non le volle in sè le udrà

sempre) un'allucinante fissità

di facce spente, di pupille cieche.

 

O creatura dalle chiuse labbra,

sulla parte di te che fu soppressa

il tuo silenzio è pari a una compressa

gelida su ferita che si slabbra.

 

O creatura che disìo non chiama

più, che amor più non sveglia!... Un'ora sola

a te segnava Iddio per la parola

che non dicesti: ed or dentro ti clama.

 

Rannìcchiati in disparte, ingoia il pianto,

avvilùppati d'ombra. È tardi adesso

per la tua verità. Tu sei già presso

la soglia eterna, ove il silenzio è santo.