La notizia della terribile catastrofe del Delphin si sparse bentosto per tutta New-York.
I giornali pubblicarono articoli sensazionali, e la morte dei vari personaggi della città sollevò intensa commozione in ogni ceto della metropoli.
Specialmente la perdita dell'ottimo mister Charnwood, notissimo e molto amato per la bontà del suo cuore, per la distinzione de' suoi modi e per la sua generosità veramente da gentleman di antico stampo, fu molto pianta e commentata.
Io venni ricercato e assorto alla celebrità dell'interview.
Il direttore della celebre Century, una rivista illustrata di New-York che si stampa a più di duecentocinquantamila esemplari, volle da me una descrizione particolareggiata del terribile fatto che mi fu lautamente ricompensata con dei sonanti dollari.
Così pure altre riviste, come la Harper's, la Scribner's, l'American Magazine, vollero da me disegni, schizzi, aneddoti, impressioni sopra il tragico avvenimento.
Ahimè! ripensando ai miei infelici tentativi letterari nel mio dolce e lontano paese, e al modo come mi venivano compensati dagli editori miei compaesani e direttori di periodici, sorrisi mestamente.
Per la prima volta in vita mia ebbi la gloria di vedere retribuito il mio lavoro artistico con quelle famose retribuzioni inglesi ed americane che a noi, quaggiù nel nostro dolce paese des orangers, troppo riboccante di spontanea e naturale poesia per sentire il bisogno di comperarne e sopratutto.... pagarne di quella artificiale, giungono con il profumo fantastico di certi meravigliosi racconti orientali.