SCENA PRIMA.

Giacomino poi Anna - poi Francesco.

Giacomino seduto a un tavolino in giacchetta da camera e con un fazzoletto bianco al collo: sta facendo colazione.

Anna di dentro: bussa ad un uscio di fianco.

Giacomino con indifferenza, continuando a mangiare.

Avanti!

Anna.

Posso entrare?

Giacomino alzandosi, correndole incontro.

Vieni! Vieni, zietta cara!

Anna entra facendo un lavoro di maglia: è pallida. Si sforza per dominare una grande tristezza e una grande inquietudine.

Oggi come va?

Giacomino allegramente.

Benone!... Benissimo!

Anna sorridendo, ma sempre con un velo di mestizia.

Ero venuta per farti un po' di compagnia. Allora...

fa un passo per uscire.

Giacomino.

Ahi!... Si riapre la ferita!

Anna lo guarda a lungo: con un sospiro.

Beato te!

siede e ricomincia a lavorare, ma svogliatamente, soprappensiero e interrompendosi spesso.

Giacomino ridendo.

Eh!... Perchè la sciabolata

segna il petto.

l'ho presa di traverso! Se era per così...

indica la punta.

a quest'ora sarei fra i beati, davvero!

siede e continua a far colazione: beve un bicchiere di marsala.

Eccellente!

Anna.

Non bere troppo, in questi primi giorni! E non mangiar troppo! Ricordati le raccomandazioni del dottore!

Giacomino.

Non parlarmi di quello sgherro della nonna!

Anna si fa sempre scura in viso, quando sente nominar Teresa.

Giacomino.

Dopo due giorni avrei potuto alzarmi e lui, a letto, per una settimana! Il mio stomaco invocava un bel pezzo di rosbiffe al sangue, e lui, brodetti e vermicelli!... Malizie della nonna per tenermi sottochiave, - qui, - nel suo appartamento! - Ma oggi, rivoluzione! Ho dichiarato a quel... Giulay che sarei uscito a cavallo e così, almeno, mi ha permesso di uscire in carrozza. - E sai,

indica danaro.

più niente! Le... svanziche, moneta austriaca! - Io ho dichiarato di essere italiano! dunque... più nemmeno un kaiser! Tu l'hai vista, oggi, la nonna?

Anna seccamente.

No!

Giacomino.

Io non la vedo da tre giorni!

si ferma con la forchetta in mano, pensieroso.

Accumula prediche e strapazzate!

con un'alzata di spalle.

Non ci penso, o perdo l'appetito!

ricomincia a mangiare allegramente.

Anna.

Tu sei sempre allegro... Tu ridi sempre! Proprio... beato te!

Giacomino.

Che vuoi? Per me la vita bisogna prenderla... e magari anche lasciarla ridendo!

guardandosi intorno, sottovoce.

Io l'ho detto anche a Vitaliano: - Perchè dobbiamo metterci a fare l'Italia con tanto di muso? Ma facciamola ridendo! Col cattivo umore non si farà poi niente di buono!

Anna con gli occhi fissi.

Beato te!... Beato te!... Perchè sei un uomo solo!

Giacomino.

No, se vuoi, beato per questo: perchè io so che tutte le cose, anche le più nere, hanno il loro lato roseo, ed io lo volto subito da questa parte! Da un po' di tempo, per esempio, avevo quasi perso l'appetito!... persino i tartufi non erano abbastanza profumati! - Adesso dopo una sciabolata e otto giorni di languidi brodetti!... Uhm! Queste patatine... hanno squisitezze inaudite! - Vuoi?

Anna rifiutando con un cenno del capo.

Grazie.

Giacomino.

Ti ricordi, da ragazzi? Quante volte si rubava al cuoco le patate e le rape! - Si divoravano crude! ed eri tu, la più vecchia e la più golosa, che ci guidavi all'assalto!...

Anna sorridendo.

Sì, sì... mi ricordo!

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