Anni Mcxlvj.

Eugenio terzo, nato di Pisa, sedecte papa anni viij, mesi iiij, dí xx; vachò la Chiesa di ij. Questi essendo abbate di sancto Anastasio, da tucti i cardinali in concordia fu facto papa appresso la chiesa di sancto Cesario. E per paura de' Sanatori, i quali erano stati electi dal popolo contro la volontà del suo precessore, n'andò a stare nel munisterio Farfense, e quivi [appellati] i cardinali e prelati, quivi fu consegrato. Questi essendo huomo semplice e di grossa materia, poi che fu facto papa, Idio lo riempiè di molta gratia e di savio e maraviglioso parlare. E tornando elli ad Roma, il chericato e tucto il popolo gli si fece incontro con grande letizia, gridando Benedictus qui venit in nomine Domini.

Nel decto anno Mcxlvij il decto Papa, a priego di Lodovico re di Francia, andò in Francia e segniolli di croce per andare oltremare, e fece un grande Concilio ad [Rems]. Onde il decto Lodovico con Currado imperadore, seguaci di simigliante croce, passarono oltramare con Franceschi, Tedeschi, Inghilesi e Normandi e Fiaminghi, e con quelli di Terra d'Ocho e con molta altra gente; andarono per Paonia e parte per Ungaria e parte per mare, con piú di cclx tra galee e navi, insino in Costantinopoli; e tucto in altra guisa ch'elli non pensavano: dond'elli ricevectono gran dannaggio per lo inganno de' Greci, che mescolavano la calcina colla farina, e davano loro quello pane ad mangiare; e anchora parte di loro ne furono presi da' Turchi, e altri morirono di fame, e chi di sete e altri per faticha. Ma poi, entrati nella Terra Sancta, quivi molte bactaglie victoriosamente feciono; e cosí vinsero gran parte del Levante.

Questo Currado, poi tornò d'oltremare, si morí; il quale advegnia che regiesse xv anni lo imperio, non ebbe alcuna volta la benedictione imperiale.

Lodovico re, di pellegrinaggio andò in Gierusalem' adorare, e fu nel tempio Domini e in quello di Salamone, e quivi stecte per buona peza e poi tornò ad casa.

In questo tempo Eugenio papa morí ad Roma, e fu sepulto a san Piero lungo l'altare maggiore.

In quest'anno Mcxlvj, mossi i Fiorentini ad hoste sopra il castello di Monte di Croce, ch'era de' conti Guidi. E standovi ad assedio, dí x di giugnio, da' conti Guidi villanamente furono percossi, e levarsene ad modo di sconficta.

Poi nel Mcliij i Fiorentini feciono hoste sopra Monte di Croce, e per forza fu adsediato, e preso e disfacto e rapianato. E fu ordinato e stantiato di giamai non fare in sul decto poggio casa di fortezza alcuna.

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