Anni Mcxxx.

Innocentio secondo, nato di Roma, figliuolo di Giovanni Trastevere, sedecte papa anni xiij, mesi vij, dí viij; vacò la Chiesa di ij. Questi condannò tucta la parte di Pietro Leone con tucti suoi ordinamenti. Questo Pietro fu figliuolo di Pietro Leone cardinale; e da pochi cardinali essendo electo, e chiamato Anecleto, fece per forza d'arme adsalire ad furore le case degl'Infragnipane, là ove papa Innocentio colli cardinali era fuggito. Ma ivi non possendo fare nullo male, assalí a pochi giorni la casa di san Piero, e vintola per forza, sí tolse e rubò il vasellamento che vi trovò d'oro e d'argento, il quale valeva grandissimo tesoro; e tolse una cassa grande d'avorio ch'era piena tucta di pietre pretiose, e uno crocifisso tucto d'oro, di v braccia, con una corona in testa piena di gemme pretiose; e disfece il nobile e grande lavorio del tabernacolo che Leone papa avea facto. E simigliantemente rubò la gran chiesa di santa Maria Maggiore di Roma, là ove aveva maravigliose richezze, e quella di san Giovanni Laterano e del beato san Salvadore, e molte altre chiese di Roma; delle quali trasse sí gran tesoro ch'al mondo non era maggiore: col quale tesoro corruppe tucti i nobili e potenti di Roma, sí che 'l Papa non avea niuno aiuto. Advenne che si partí di Roma segretamente con tucti i cardinali, e entrò in due galee, e fuggí per mare, e andonne in Francia, e fu dal Re e da' principi molto bene ricevuto. E fece Concilio ad Claramonte e a Rreno. Poi Loctieri, il qual era electo imperadore, raunata gran gente, venne in Cicilia, e menò seco Innocenzio papa con molti vescovi e arcivescovi, e cacciò via Pietro Leone per forza d'arme, il quale avea occupato il papato, e victoriosamente rimise papa Innocenzio nella sedia papale. E da lui Loctieri ricevecte corona imperiale.

In quello tempo quelli di Boem nella Magnia aveano facto contro la sancta Chiesa. Andò Loctieri sopra loro, e ricevectevi gran danno di suoi cavalieri e popolo, per tradimento di suoi baroni.

Questo Loctieri, doppo la sua coronatione, fue fortemente acceso dell'amore di Cristo, e del tucto si fece difenditore e campione della chiesa di Roma. E ragunò grandissimo exercito di popolo e di cavalieri, e col Papa insieme andò in Cicilia sopra il conte Ruggieri, il qual era nimico rubello della Chiesa, e incontro levato, e avea occupato e teneva per forza contro della Chiesa lo regnio di Cicilia. Prima perdè la Puglia e per forza fuggí in Cicilia, e Loctieri fece conte in Puglia il conte Rayonne. Et ad acquistare questa victoria fu molto utile il grande navilio che dierono i Pisani. Poi Loctieri, sancto e cristianissimo, se n'andò nella Magnia, vinto Cicilia, e il Papa si ritornò ad Roma, e quivi celebrò Concilio. Onde, considerando lui il beneficio che lli Pisani e Gienovesi gli aveano facto ond'egli n'acquistò Cicilia, il Papa diede a' Gienovesi uno vescovado, il qual era socto il vescovado di Melano; e a' Pisani di vescovo fece arcivescovo, e fecelo signiore di tutti i vescovadi di Sardignia.

Nel decto tempo in Francia fue sí grandissimo seccho che tucti i fiumi e pozzi e fontane si seccarono, et in molte parti per lo reame, per le fessure della terra, cominciò a uscire fummo di fuocho, sí grandi e forti che poi a due anni, né per piova né per ghiacci né per altro humidore, non si poteano spegnere: onde genti per questo seccho e fuocho morirono.

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