Anni Mlv.

Arrigo terzo imperò anni xlviiij. Questi venne ad Roma dí xxv di maggio, e adsediò Tiberi dí iij di giugnio. Et in quest'anno fu per tucto il mondo quasi ad la croce di levante e alla fine del ponente, e dall'austa di meriggio insino ad la tramontana, fame e mortalità. Et in quest'anno morirono piú genti che xx anni dinanzi passati. Nel tempo di costui apparve nel cierchio della luna, quando era piena, una stella chiarissima, e cominciò dí xiij inanzi calendi maggio.

Nel tempo di costui, Aldobrando cardinale della Chiesa, il quale fu facto poi papa Gregorio, fu mandato in Francia per legato. E faccendo processo in uno concilio contro a certi vescovi corrocti di simonia, e procedendo contro al Vescovo di ciò molto infamato, et essendo i testimoni per pecunia corrocti, i quali doveano dire contro a llui, e non possendo provare la verità; disse il Legato: - Con ciò sia cosa che la dignità del vescovo sia dono del Sancto Spirito, cessi in questo facto la inquisitione mondana e facisi la divina: perciò chi prende vescovado non degniamente fa contro il Sancto Spirito. La qual cosa sanza paura cominciò a ddire. Avendo decta Gloria Patri et Filio, non poté compiere et Spiritui Sancto, rifaccendosi piú volte da capo; ma privato e disposto del vescovado, pienamente poi il disse.

In quello tempo uno gentile e potente huomo, sedendo intra cavalieri in uno nobile convito, fu assalito da' topi che decti sono racti; per la qual cosa essendo i topi raunati sanza numero, niuno tocchavano se non solamente lui: onde per questa cagione fu portato in mare e messo in uno bactello e pinto infra l'acqua, e nonostante questo, tucti i topi del paese vi trassono notando per mare, e tucta la nave rodeano; e finalmente riposto in terra, da' topi fue tucto mangiato. E ciò sappiate, che del decto facto non è da maravigliare, perciò che si truova che in certe terre dove l'uomo è morso dal leopardo, i topi incontanente in quella parte abondano, e tucti gli pisciano adosso, sicché quasi vi fanno un lagho, per la qual sozzura si ne seguita a questo huomo la morte. Ancora si truova che fu uno principe che per niuna medicina non si poteva aiutare che non fusse consumato da' mignacti, i quali in nostro volgare sono decti pidocchi; e chi gli chiama seme d'albero ritroso, cioè seme d'uomo.

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