SCENA OTTAVA.

La voce di Doretta

da destra.

Luciano?... Luciano?...

Candiani

balzando in piedi livido, con voce strozzata dall'emozione.

Signora!...

Doretta

entrando.

Ah!... Siete voi?... M'era sembrato di sentir delle voci.... Siete solo?... È andato Luciano?

Candiani

sempre grave e preoccupato.

Alle cinque.

Doretta.

Meno male: se n'è ricordato.

Candiani

con un gesto verso la pendola.

Sì.... Non doveva trovarsi con voi alle cinque?

Doretta.

È vero. Gli avevo detto che sarei andata anch'io. Ma poi ho pensato di no. Avrei avuto un po' l'aria di essere là per sorvegliarlo fra tutte quelle signore e signorine.... Ho preferito tornarmene a casa.... Forse trovate eccessivi i miei scrupoli, vero? Ma credete che è meglio.... Non bisogna mai opprimere, mai gravare con la propria presenza. Si può diventare insopportabili. Preferisco tenermi lontana, ma essere sopportata.... Non è giusto?

Candiani.

Tutto quello che dite e che fate è sempre giusto, signora Dori....

Con un sospiro comico.

Io vi invidio questa serenità e questa calma.

Doretta.

fissandolo.

Che avete?

Candiani

cercando di dissimulare.

Niente....

Doretta.

Eh! no!... Eravate qui solo.... Vi vedo smarrito.... Perchè?... Mi nascondete qualche cosa?

Candiani

risoluto.

Sì. Vi nascondo qualche cosa. Ma non è una brutta notizia. Tutt'altro.... E bene che lo sappiate, anzi....

Sottolineando.

Quell'altra lo ha piantato.

Doretta.

stupita.

No!

Candiani.

Sì. Lo ha piantato.

Doretta.

Ma è vero?...

Candiani.

È vero.

Doretta.

E le ragioni?

Candiani.

Molte.

Doretta.

incalzando.

Qualcuna? Una? La principale?

Candiani.

Questa sua posizione di inferiorità, questa vita chiusa, l'avvenire molto problematico.... poi, sopratutto, una forza contro la quale essa capiva che era inutile lottare, e un'esaltazione crescente di gelosia che la torturava e non poteva più sopportare....

Doretta.

rianimandosi tutta.

Gelosia?... Gelosia di chi?

Candiani.

E facile capirlo.

Doretta.

Ma come lo sapete?

Candiani.

Parole sue.

Doretta.

Lo ha detto lei?

Candiani.

Qui, non più tardi di mezz'ora fa.

Doretta.

E venuta qui?

Candiani

imbarazzato.

Già: ha voluto dirglielo qui. Pare che Luciano infatti le parlasse molto spesso della sua casa, della sua pace domestica....

Doretta.

Luciano?

Candiani.

È un bel tipo, sa! Che bisogno aveva di raccontarlo proprio a lei!... Ci sono delle cose che la mia mente non arriverà mai ad afferrare.... Quell'altra, invece, s'è montata la testa e la conclusione è una sola, incredibile, assurda: non vuole più saperne perchè è gelosa di voi!

Doretta.

con uno scatto vivo.

Ma allora....

Si copre il viso con le mani come per dominarsi, e ripete sommessamente.

....allora.... io....

Candiani

che non capisce.

Signora Dori.... non agitatevi cosi! Ve ne ho voluto parlare perchè so che a questa relazione non avete mai data una grande importanza.... Ho sempre creduto di capire che lasciavate correre sperando che tutto potesse finire da sè, e sapendo che mettersi contro, con Luciano, forse era peggio....

Doretta.

Non è questo che mi agita, Candiani, non è la relazione che finisce.... È un'altra cosa.... più profonda, più importante.... che non posso sentire che io, che non posso capire che io....

Candiani.

Ah! Volevo ben dire....

Doretta.

Sì: è un'altra cosa.... Immaginate una persona che tace da tanto tempo, che ha paura di muoversi, che si nasconde in un piccolo angolo oscuro, che misura ogni gesto con lo scrupolo di non andare più in là del limite che si è imposto: e da questa oscurità muove le sue fila, con una trepidazione ansiosa ma con una fede incrollabile!... Immaginate come vorrebbe sapere fino a che punto la sua opera è giunta, e non si azzarda, per due paure terribili: quella di essere scoperta, o l'altra – peggiore – di non essere ancora arrivata....

Candiani

Voi?

Doretta.

con una esplosione sommessa e gioiosa.

Ah! Candiani, se sapeste che ansiosa vita è stata la mia di questi mesi!... In certi momenti mi andavo domandando se non fossi un'illusa!... Quando ero ripresa dal ricordo di quell'alba indimenticabile in cui ho sentito la prima volta questo ragazzo tendere inconsapevolmente verso qualche cosa di buono, mi dicevo: no, non è vero.... È stato un momento.... È passato.... Non tornerà più.... Mi convincevo che c'è una strana sensazione in noi di fronte a certi spettacoli di purezza: si crede di piegarsi a un sentimento e non si ubbidisce che a una suggestione.... Ecco, mi dicevo, è venuta la luce.... tutti i sogni sono distrutti.... E mi premevo il cuore, perchè nessuno lo sentisse battere.... Ma poi, non so, bastava che lo vedessi preso dal suo lavoro, più calmo, più sereno, perchè tutta la mia speranza rifiorisse!... Luciano ha l'incosciente crudeltà di un ragazzo, ma ha pure un fondo di bontà che ho troppe volte sentita. Se sapeste con quanta pazienza ho cercato di ravvivarla, di rinvigorirla, di farla maturare questa sua bontà!... Rifarlo tutto, poco a poco, con la mia tenerezza che non domandava compensi! Ma chi – in questa alternativa di fiducia e di sconforto – chi poteva dirmi se l'opera mia aveva un valore o non ne aveva nessuno?... Ecco perchè, Candiani, la gelosia di quella piccola donna è la più grande rivelazione che io potessi sperare!

Candiani.

E domani?...

Doretta.

Domani?...

Candiani.

Sì.... lasciatemi essere pessimista, per il vostro bene. Credete che dopo questo episodio non ne verrà un altro? Che Luciano possa veramente mutarsi?

Doretta.

Non importa. Quello che importa è che qualcuno m'abbia sentita. Può venire chi vuole, domani. Ora che so, non importa. Soffrirò ancora, ma non sarà la stessa sofferenza. Tacerò ancora, ma non sarà lo stesso silenzio. Saprò aspettare, ma nessuno potrà portarmi via quello che io avrò. Oggi, so! So che ci sono, più vicina di quello che non credessi, più forte di quello che non sperassi. Sono oramai nella sua vita, senza che lui stesso lo sappia, senza che lui stesso se ne accorga. Non volevo che questo!

Candiani.

Il compenso è troppo piccolo!

Doretta.

È così grande il mio amore!

Candiani.

Ma allora, perchè non parlate? Perchè cercate di nascondervi? Perchè vivete questa vita fredda, lontana, in una finzione che è un sacrificio che nessuno può capire?...

Altro tono, quasi con ribellione.

Ah! no! Luciano non deve ignorarlo! Bisogna parlargli!

Doretta.

subito, con grande ansia, con commozione.

No, Candiani!... No!... Bisogna tacere. Non sono io che devo dirgli.... È lui che deve sentirlo.... Io l'ho cercato, un tempo. Ma l'ho cercato come amica, come sorella.... non più! Come innamorata è lui che deve cercarmi!... Non mi cercherà, lo so.... Ma non importa.... Non importa....

Dominandosi.

È tardi.... Andate a raggiungerlo.... È in casa Adriani.... Volete?... Ma non una parola, promettetemi.... Vi ho aperta l'anima mia.... Avete il mio segreto.... Il mio più grande segreto!... Andate.... Andate....

Gli tende la mano, Candiani lentamente s'allontana, commosso.

Sipario.

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