I precedenti – Marchini – Concetta – I bimbi
Taddei — (voltandosi all’esterno) Avanti! Coraggio! (e trascinando per mano Marchini che trascina la signora Concetta che trascina a sua volta un bimbo e una bimba che trascinano la bambinaia che reca in braccio un piccino in fasce) Ecco: questo è l’amico Marchini... E questa la signora Concetta... E questi sono i bambini... Non volevi anche i bambini?
Paolo — (gaiamente) Ma bene!... Ma bene!...
Marchini — (timido) Io non osavo...
Taddei — Ma pensa: erano andati a finire qua in un’osteria, perchè s’erano messi in testa di disturbare...
Concetta — Noi siamo degli importuni!!...
Paolo — Ma come! Ero io l’importuno! Questo ritorno mi salva dalla loro cattiva opinione! Eh! sì! Adesso, almeno, non ho più rimorsi! (a Marchini) Noi ci siamo conosciuti, è vero?
Marchini — (lusingatissimo) Se ne ricorda?
Paolo — Eh! altro! Aspetti: venti... trenta anni fa!.... Come passa il tempo! (a Concetta) E anche lei, signora!
Concetta — (arrossendo) Me, no.
Paolo — (sùbito) Già... già... ha ragione... Perchè lei l’ha sposato dopo, suo marito! E questi sono gli eredi, vero? Qua, piccoli! Tu, come ti chiami? (e solleva in alto un bimbetto)
Il bimbo — Renato Marchini.
Paolo — (deponendolo) Ma bravo Renato? (sollevando la bimba) E tu?
La bimba — Gabriella!
Paolo — (deponendola) Ma brava Gabriella! (afferrando il terzo) E tu? (ma, deponendolo sùbito) No... questo non parla! (ai Marchini che ridono) Ne hanno altri?
Concetta — No... per ora...
Paolo — Speriamo in seguito!... (voltandosi a Roberto) E lei, dunque? S’è deciso? No? Ah! badi che adesso, con l’autorità che mi danno – purtroppo – i miei anni, la costringo... la obbligo! Non può fare questo torto nè a me, nè ai signori Marchini! Qua... mi dia il suo cappello, la sua cartella e il suo soprabito... (glieli leva di mano) Oh! bravo! così! (passandoli a Carmine) Carmine, a te!... (e rispondendo a un movimento di sorpresa di Roberto) Le do del tu... Permette?
Carmine — (con un sorriso, semplice) Mi ha vista bimba!
SIPARIO