II.

1. Prato Spirituale dei Santi Padri, cap.° XI: «.... nel monasterio di Pentula era un frate a sé medesimo molto intento e continente; ed essendo impugnato dallo spirito della fornicazione, non potendo questa battaglia sostenere, uscí dal monasterio e andò in Gerico per satisfare alla sua concupiscenza; e súbito che e' fu entrato nella cella della meretrice fu tutto leproso....»

2. Gesta Romanorum (De constantia fidelis animae): «.... post gallicantum de lecto surrexit, intime firmamentum vidit, in quo clare dominum nostrum I. C. inter stellas respexit et dicentem: .... tempus est ut pro meo amore.... studeas viriliter contra inimicos meos pugnare....» etc. Ma d'invenzione sono il secondo e il terzo capitolo.

3. Vite dei Santi Padri: «Una vergine ancella di G. C., la quale stava insieme con due altre vergini, et eravi stata ben sette anni, da un cantatore fu tanto sollecitata e visitata che cadde con lui in peccato.... E venne in tanto odio di lui e di sé che, quasi vergognandosi di vivere, incominciò sí dura et aspra penitenzia che poco meno che non s'uccise.»

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