III

Il Servo degli onoratissimi luoghi della Mecca e Medina, Sig.r delli SS.ri del Mondo, Possessore dei paesi dell’Arabia, Persia, Grecia, Iram, Turam, Polonia, Svezia, Valacchia, e Bogdania, Padron della spada e della penna, Sig.r il Sig.r Osman, al presente Re ed Imperatore della Musulmana Fede, a cui l’Eccelso Iddio sia favorevole.

Si narra dei Beglerbei cioè Duchi, dei Sangiacchi cioè Rettori, delli Alai Bei che son capi delle ordinanze, dei Mutaffaragà cioè lancie spezzate, dei Contimari ch’è feudatarij, dei Chiaussi, dei Dottori, Moggini, dei S.ri della staffa, dei giovani che sono nei Serragli, delli Spahì cioè cavalli leggieri, dei Capiggi cioè portinai, dei Gianizzeri cioè pedoni, dei Zamoglani cioè giovani inesperti, dei bombardieri, degli armariuoli, [36] dei Savazi cioè quelli che insellano i cavalli, della cucina regia, degli Spezieri cioè di quelli che fanno i canditi, delli Chilarzi cioè dispensieri della milizia, dei Mechtemi cioè quelli che distendono i padiglioni, dei Casnadari cioè tesorieri, dei sartori, dei marangoni, dei pittori, degli orefici, dei frizzeri ed altri salariati del Re.

Dei giovani che sono nel Serraglio.

Nella camera maggiore, cioè Chasodà, vi sono giovani N.º 300
Nella camera Chasnà cioè camera del Tesoro » 170
Nella seconda camera maggiore » 300
In quella delli Doganzi cioè falconieri » 500
Nella camera minore » 220
In quella delli Baltazi cioè ragazzi » 370
I Mutaffaragà dell’Eccelsa Porta sono » 400
I Chiaussi dell’Eccelsa Porta sono » 2070 [37]
I Capiggi dell’Eccelsa Porta sono » 2170

Delle squadre delli Spaì.

1.ª Primo si chiama Spaì Oglani, e porta bandiera rossa.
2.ª Sillichtari gialla.
3.ª Il destro Buluch bianca.
4.ª Il sinistro Buluch bianca e gialla.
5ª Garibani destro, verde.
6.ª Garibani sinistro, verde e bianca.
Gianizzeri N.º 43000
Zamoglani » 17000
Bombardieri » 6000
Zebezi cioè armaiuoli » 5000
Sarazi cioè stallieri » 500
Zadir Mechteri, cioè quelli che scopano » 200
Zenegifi, cioè scalchi » 140
Dispensieri molti »
Candittieri, cioè chi fa canditi » 100
Medici Turchi » 40
Medici Ebrei » 30
Tesorieri » 180 [38]
Sartori » 220
Marangoni » 200
Pittori » 30
Orefici » 70
Frezzeri » 17
Staffieri cioè che fanno staffe » 70

Beglerati, o Ducati, che sono in Asia e nella Natolia.

Quelli della Grecia
Iemen Adina Grecia
Cairo Cipro Buda
Cabessia Caramania Bossina
Babilonia Sernauza Temisvar
Damasco Canz Agria
Tripoli Gienze Canizza
Balsera Adil Zuas Silistra
Sachsà Tauris
Diarbechin Trabisonda
Arzirum Caffa
Riccà Elrinzan
Seresul Isirab
Cara Amit Natolia
Iildir
Servan
Aleppo [39]

Nelli sopraddetti Beglerati sono 500 Sangiacchi, ed altrettanti Capi di ordinanze.

Della prece denza dall’uno all’altro.

Primo si senterà l’Alfier maggiore.

Secondo il Capo delli Capiggi Bassi.

Terzo poi tutti.

Quarto il Cavallerizzo maggiore.

Quinto il Cavallerizzo minore.

Sesto il Capighilarchiaiassi.

Settimo il Capo Scalco.

Il Secher Emini, o Emin.

Questo è obbligato di sovrastare a tutte le fabbriche del serraglio, di provvedere anco a certi bisogni della città, come il far conciar strade, condur acque, conciar le mura della città, e far altre fabbriche necessarie alla città.

Emin della cucina.

Emin delle biade per cavalli. [40]

Dell’ordine dei Rettori della legge, dei Visiri, Giudici ed altri S. ri dell’Imperio.

Se per caso il Mufftì col Visir grande si trovassero insieme in un luogo, l’uno non precederà all’altro, ma si senteranno egualmente, cioè il Mufftì in un canto, ed il Visir in un altro.

Sotto il Mufftì si senterà il Cadì Leschier della Grecia, e dopo quello della Natolia, e sotto questi diversi altri Cadì; e dopo questi, i Lettori delle Moschee principali e regie, che sono settecento.

Ordine dei Capi Principali della milizia dei Gianizzeri dal primo sino all’ultimo.

Il primo è l’Agà dei Gianizzeri.

2.º Il Chiaia Bei serve per luogotenente.

3.º Il Sceimen Bassi, cioè il capo di quelli che hanno cura dei cani del Re.

4.º Il Saganzi Bassi, cioè il capo dei bracchieri. [41]

5.º Il Duganzi Bassi cioè il capo dei levrieri.

6.º L’Agà di Costantinopoli, e questo è capo delli Zamoglani.

7.º Il Musur Bassi o Agà, e questo è come commesso della milizia dei Gianizzeri, che sta appresso il Bassà grande, mentre che dà udienza, così nell’imperial Divan come in casa sua, acciocchè in occorrenza che alcun querelasse alcun Gianizzero, esso sia pronto di far eseguire la Giustizia ai capi; e se all’incontro anco per qualche negozio occorresse alcun Gianizzero, di farlo venire.

8.º Il Chiaus Bassi, col Chiaus mezzano, e il Chiaus minore; questi tre sono obbligati di far intendere a tutte le camere dei Gianizzeri quello che devono fare, cioè l’andar al Divano, quando che di fuori venissero le loro vettovaglie, legne, ed altre cose, per andar a levarle, e far altre cose simili.

9.º Il Sansongi Bassi, cioè il capo di quelli che hanno cura dei cani corsi del Re. [42]

10.º Il capo dei Mastri che tengono le scuole per insegnar a tirar d’arco.

11.º Il capo dei balestrieri.

12.º I Hugiu Bassi: questi sono una compagnia, che quando si fa levata, apparecchiano quelle scope che l’Agà suol tener avanti il suo padiglione, e passano avanti, e le tornano ad impiantare nell’altro alloggiamento.

13.º Il Jedechzi Bassi, cioè il capo di coloro che menano i cavalli di rispetto dell’Agà.

14.º Dopo, i Jaia Bassi, cioè i capi dei pedoni, e sono centurioni dei Gianizzeri.

15º I Solachi: questi vanno avanti al Re con una certa scopa in testa, e con le camicie fuori delle braghesse; ed in occasione che il Re vada alla guerra, questi sono per guardia intorno al suo padiglione. Seguono poi i Gianizzeri, e Zamoglani: a questi succedono gli scrivani delli Gianizzeri, lo scrivano dell’Agà e lo scrivano del Chiecaia. [43]

Dei Tefterdari, cioè Camerlenghi.

Un Tefterdar maggiore.

Un minore.

Uno di Natolia.

Uno della Grecia.

Uno del Cairo.

Il Nascinzi Bassi.

Uno di Aleppo.

Uno di Damasco.

Uno di Caramania.

Uno di Caffa.

Il Cancelliero maggiore e Tefter Emin, custode di tutti i libri.

Dei scrivani che servono nell’imperial Divano.

Il Prusmanegi grande, cioè il giornalista maggiore ed il minore.
Il Basmuchasebeggi, cioè il ragionato maggiore.
Il Teschereggi grande, cioè il notaio degli ordini del Bassà in esecuzione delle suppliche fattegli.
Il Basmuchatazi, cioè il capo di quelli che tengono il conto degli appalti. [44]
Il Muchatazi di Natolia.
Il Muchatazi, cioè il scontro della cavalleria.
Un simile della fanteria.
Il Muchataggi dell’appalto di Costantinopoli.
Il Muchataggi del carazo.
Il Muchataggi della Mecca e Medina.

Brussia

Natolia

Minere

Pecore

Entrate

Valona

Negroponte

Adin

Sarcan

Teschiereggi
Il Meucufeuggi: questo è uno scrivano che tira in resto tutti i debitori.
Il Teschiereggi minore.
Il Teschiereggi delle fortezze minori.
Il Teczifatzi, cioè colui che tiene conto delli presenti che si portano, e delle vesti che si danno via.
Il Teschiereggi, cioè colui che mette la data alle scritture. [45]
Il Teslimateggi, cioè colui che fa le ricevute a chi porta danari, o altro.
Il Teschiereggi, cioè il scrivano che tiene conto particolare delle presentazioni dei danari.
Gli scrivani con li sotto-scrivani del Divano sono in circa N. 300
I Cancellieri di signoria » 80

Del danaro dei tributi, delle tanse e delli traffichi, che si cavano dagli infrascritti paesi.

Dal Cairo Zecchini 600000
Tripoli » 50000
Damasco » 60000
Di Arbeca » 11000
Aleppo » 50000
Cipro » 50000
Adino Sarcan » 83000
Arzirum » 105000
Babilonia » 105000
Zecchini 1213000
Nelli paesi di Natolia vi sono 390000 case che pagano le tanse, zecchini [46] tre per casa importa Zecch. 1170000
Dalli paesi suddetti di Natolia si cava di carazo per ogni anno » 450000
Dalli paesi suddetti di Natolia si cava di berratico ogni anno » 836000
Nelli paesi della Grecia sono 150000 case che pagano zecchini tre per casa di tansa » 450000
Nelli paesi suddetti di Grecia si riscuote di carazo ogni anno » 150000

Insomma tutto il danaro che si cava da queste due provincie e da tutti i paesi dei Musulmani, passa più di sei milioni di some d’aspri, e poco manco vien distribuito.

Delli presidii che tengono per custodia delle fortezze che sono alli confini.

In Babilonia Sultan Soliman Chan vi ha posto per custodi schiavi N.

12000 [47]

In Arbeca vi sono spade N. 9000
In Cairo vi sono schiavi » 12000
In Arzirum vi sono schiavi » 8000
Nelle parti della Grecia, in Dobriza, sono per l’occasione della guerra deputati guastatori » 90000

Ed insomma fra le parti di Natolia e Grecia vi sono quattrocento mila persone di esercito obbligato di andare alla guerra di Sua Maestà Imperiale, e cento e diecimila sono gli schiavi stipendiati.

Dell’origine della Casa Ottomana

1. Ordoghios Chan fu il primo della Casa Ottomana.

2. Osman Chan suo figliuolo.

3. Emir Orchan suo figliuolo.

4. Sultan Murat Chan.

5. Sultan Baiazit Chan.

6. Sultan Memet Chan.

7. Sultan Murat secondo.

8. Sultan Memet secondo, che prese Costantinopoli. [48]

9. Sultan Baiazit secondo.

10. Sultan Selim, primo di questo nome.

11. Sultan Soliman Chan.

12. Sultan Selim Chan, secondo di questo nome.

13. Sultan Murat, terzo di questo nome.

14. Sultan Memet, terzo di questo nome.

15. Sultan Acmat Chan.

16. Sultan Mustafà, fratello di Sultan Acmat, regnò mesi 3 giorni 9, e poi rinunciò l’imperio.

17. Sultan Osman, figliuolo di Sultan Acmat, imperatore l’anno 1620, qual fu ammazzato dalli Gianizzeri.

Dell’ordine nel baciar la mano di Sua Maestà nel giorno del Bairano quando esce fuori e si senta nella sedia imperiale.

Prima gli bacierà la mano il figliuolo del Re Tartaro, poi il Muftì con varii altri dottori e legisti; ai quali succedono i Visiri, diversi [49] Beglerbei, li Tefterdari, il Nisangi, il Cancellier grande, e per ultimo viene ad essere il Gianizzero Agà, ed altri capi principali della milizia; e finito che avranno di baciar la mano questi, il Re si leva e va dentro e mutato di abito torna fuori e va alla moschea.

Mentre li soprascritti ed altri baciano la mano, è ordinario che il Re si leva in piedi.

Dell’entrate di Costantinopoli.

Gli Visiri grandi hanno di entrata dodici some di aspri all’anno, ed il Nissangi ha cento cinquanta mila aspri.

Dieci Serragli di Sua Maestà Imperiale.

Prima nel Serraglio sono più di 300 Baltaggi, e questi sono quelli che fanno tutti li servizii nel Serraglio, come lo scopare, tappezzare ed altri servizii simili; ed hanno di paga aspri 4 al giorno. [50]

Nel Serraglio di Galata sono settecento e venti giovani, ed hanno di paga aspri 5 al giorno, ed anco in annum le loro vesti.

Nel Serraglio di Andrinopoli e in quello di Ibraim Bassà quanti siano non si sa il numero, ma hanno di paga aspri 5 il giorno.

Titoli che il Re dà alli suoi Visiri nel Serraglio.

All’onorato ed ecc.te Visir regolatamente intelligentissimo mediatore in tutte le cose del mondo, prudentissimo definitore delli negozii degli uomini, che il Sig.r Dio per sua divina grazia faccia forte nella sua grandezza, mio Visir il.......... che il S.r Dio conservi nella sua grandezza.

Alli Cadì principali.

Al più glorioso tra li giudici della musulmana fede, l’ecc.te arbitro e difensore dell’unità divina, miniera di eloquenza e di sapienza, erede della [51] scienza delli Profeti, instrumento della ragione dei popoli, partecipe della divina grazia.......... Cadì, che accresca in maggior dottrina.

Alli Beglerbei.

Al Sig.re delli SS.ri onorati, grande, diligente ed ecc.te Sig.r di onorevolezza e di dignità e pompa e di altezza il.......... che per la grazia dell’Altiss.mo Iddio è Berglerbei di.......... cui prosperità sia sempre.

Titolo che si dà al segno imperiale.

Segno imperiale, nobile, sublime, singulare ed esquisito, dimostratore di prosperità, adornatore ed acquistatore del mondo, il quale per grazia e per favor divino corre e viene eseguito.

Titolo che si dà ad un Principe Cristiano.

Al più glorioso tra li SS.ri grandi nella nazione Cristiana, eletto tra li [52] sublimi ed ecc.te nella religione del Messia, moderatore delli negozii di tutte le nazioni Nazarene, possessore del manto della pompa e della riputazione, Sig.re che guida alla gloria, e grande tra li Principi Cristiani, il cui fine termini in bene.

Divisio ne delli monasteri e parocchie della Cristianità, e di sua possibilità.

Li monasteri dei frati berettini sono trenta seimila, ed altrettanti di S.to Agostino, cioè Eremitani, Dominichini, Carmelitani, Monaci e tutti quelli che sono sotto la regola di S.to Agostino.

Abbadie e monasteri di monache sono venti settemila, che in tutto fanno cento e quaranta quattromila monasteri in tutta la Cristianità.

In tutta la Cristianità sono parocchie dugento e ottanta ottomila; mettendo un uomo per parocchia, farebbero dugento e ottanta ottomila persone da guerra.

Se ogni monasterio pagasse soldi 15 alla settimana, sarà in un anno zecchini 936000; novecento e trenta seimila. [53]

Le parocchie sono dugento e ottanta ottomila; a s. 52 all’anno per parrocchia fanno in tutto 14976000; sono la somma delli monasteri, fa s. 15912000.

A s. 3 per testa si può assoldare all’anno quattrocento e quaranta quattromila soldati da far guerra a tutto il mondo.

Profezia mandata dal Nuncio di N. ro Sig. re residente in Francia, all’Ill. mo e Rev. mo Cardinal Borghese, la quale è stata ritrovata nel rinnovare certe fondamenta di un palazzo, in una cassetta di marmo finissimo, in lingua ebraica, nella chiesa di S. Dionisio, fuori di Parigi.

1621 Bellum magnum in tota Italia.

1622 Pastor non erit.

1623 Ira Dei super terram.

1624 A paucis cognoscetur Christus.

1625 Resurget magnus vir.

1626 Africa ardebit, et luna scaturiet sanguinem.

1628 Europa, Africa, Asia trepidabunt.

1629 Infideles Trinum et Unum Deum cognoscent. [54]

1630 Extinguuntur lumina et erit unus pastor et unum ovile.

Il Gran Signore tiene due milioni e cinque centomila uomini continuamente pagati ed obbligati di andare alla guerra, compresi però li Bassà con tutte le loro corti.

Quando il Gran Signore va in persona alla guerra, sono obbligati andarvi tutti quelli che tirano paga, e molti altri ancora che non hanno paga, quali vanno per venturieri sopra la sua borsa.

Titoli che si assume il Gran Turco.

Il Servo dei sacri luoghi di Mecca e Medina, Ombra di Dio in terra e Vicario del Profeta, Signore dei Sig.ri, Dominatore del mondo, Rifugio dei Potentati, Augusto Donator di Corone dei Regni della terra, Custode dell’Oriente ed Occidente, Possessore dei paesi della Natolia, Soria, Babilonia, Caramania, Mesopotamia, Trabisonda, Armenia, Persia ed Arabia, dell’Egitto, [55] della nobile Gerusalemme, di tutto il Dominio di Salomone, di Grecia, di Macedonia, Morea, Bossina, Moldavia, Valacchia e Bogdania, di Belgrado, Buda, Agria, Alba Reges, Strigonia e Canissa, Tripoli, Tunisi e Algeri, ricetti de’ Guerrieri, e delle tre Sedie Imperiali, Brussia, Andrinopoli e Costantinopoli, Re dei Re ed Imperatore sublime, Sig.r del Mar Negro e del Mar Bianco, del Caffà di Negroponte, Scio, Cipro, Rodi e d’altre isole, terre, città e castella, Padron della spada e del calamo, sempre vittorioso, Sultan Osman figlio di Sultan Acmat Imperatore.

Titoli che si danno alla Sultana Regina.

All’onestissima regia Sultana, signoril gioiellata corona delle pudiche, la Sultana.......... che Dio guardi e feliciti. [56]

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