IV

Adì xi Novembre 1620 in Costantinopoli.

Faccio noto come questo giorno fece l’entrata in questa città l’ambasciatore del Re di Persia, con una superbissima pompa, ed incontrato da buon numero di Turchi, cioè tutta la milizia del Gran Signore.

Alli 15 d.º il detto Ambasciatore andò a baciare le mani al Gran Signore, accompagnato dalla bellissima corte regia fino al regal palagio; il quale Ambasciatore era vestito superbissimamente, sì come anco tutta la sua corte; e presentò al Gran Signore le qui sottoscritte robe, e prima:

Quattro elefanti grandissimi, guarniti di superbi e ricchi tappeti, col castello sopra di loro [57].

Due tigri grandi come un asino, bellissime.

Un rinoceronte, il corpo grande come un bove, ma basso di gambe, senza pelo, di colore di bufalo, il mostaccio simile al bove, ma assai più lungo, sul naso un osso, o corno simile a un pane di zuccaro, le orecchie piccole, senza corni, la coda corta.

Una casselletta piena di gioie di gran valsente.

Una vesta di bellissimo e ricco drappo, foderata di bellissimi zibellini.

Una spada di damaschino tutta gioiellata di preziose gioie.

50 cammelli carichi di sete.

25 cammelli carichi di porcellane.

25 cammelli carichi di tappeti bellissimi.

Un bellissimo cavallo fornito di sella e brena, tutta gioiellata di superbe e ricche gioie. [58]

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