Scena quarta

Seneca, Nerone, Tigellino.

Seneca

Signor, giá il piè nella regal tua soglia

pone Ottavia: se infausta, o lieta nuova

io ti rechi, non so. Me non precorre

invido niun di tale onore: a tristo

augurio il tengo.

Ner.

Or, Tigellino, vanne;

miei comandi eseguisci: - e tu, ricalca

l'orme tue stesse; Ottavia incontra, e dille,

ch'io solo quí sola l'aspetto.

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