Seneca, Nerone, Tigellino.
Seneca |
Signor, giá il piè nella regal tua soglia pone Ottavia: se infausta, o lieta nuova io ti rechi, non so. Me non precorre invido niun di tale onore: a tristo augurio il tengo. |
Ner. |
Or, Tigellino, vanne; miei comandi eseguisci: - e tu, ricalca l'orme tue stesse; Ottavia incontra, e dille, ch'io solo quí sola l'aspetto. |