Scena settima

Nerone, Poppea.

Ner.

Poppea, te meglio, e il tuo Neron conosci.

Roma dovessi a fuoco e a sangue io porre,

meco il mio impero seppellir dovessi,

non ti fia fatto oltraggio piú (tel giuro)

per cagion di costei; né a me di mano

ella fia tratta mai. - Ti acqueta; in calma

ritorna; in me ti affida...

Poppea

Altro non temo,

che di morir non tua...

Ner.

Deh! cessa. Insorto

rapidamente è il rio tumulto, e ratto

disperderassi: all'opra anch'io mi accingo. -

Secura sta: d'ogni tua ingiuria e danno

vendicator me rivedrai, fra breve.

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