Rosmunda.
Va, va: piú assai l'ira, e il valor mi affida d'Ildovaldo guerriero. - Empio, a svenarti, duolmi che man troppo onorata io scelsi. - Ma che? compiuta è la vendetta forse?... Dubbie ognora son l'armi: ancor che ai prodi caro Ildovaldo sia, malvagj manca, che avversi a lui, per lor private mire terran dal re?... Molti ha dintorno in armi l'iniquo; e forza, e ardire in lui si accresce dall'infame suo amore... Oh ciel! se mai gli arridesse fortuna, ai rei pur sempre propizia?... Ah! non s'indugj... Or nuocer troppo mi potria la fidanza. - Olá; si tragga tosto Romilda a me. - Né sol d'un passo fia ch'ella omai da me si scosti. Oh pegno raro di pace! oh di discordia in vero strana cagion, costei! Regal mercede al vincitor costei? - S'ella è mercede regal, quí venga; il darla, a me si aspetta. |