CAPITOLO I.
Guerre più memorande avvenute nel Tirolo. Epilogo delle prodezze dei tirolesi pria del 1809. Pace di Presburgo. Cambiamento di governo. Lamenti dei tirolesi contro il bavaro reggimento, per cui nel 1809 levansi in armi all’occasione della guerra insorta fra l’Austria e la Francia.
CAPITOLO II.
Primi fatti d’armi dei tirolesi della valle di Pusteria contro le truppe bavare e napoleoniane. Comparsa degli Austriaci nella pustera valle. Gli abitanti di Passiria entrano nella mischia; Andrea Hoffer li guida, ed assume il supremo comando. Stratagemmi tirolesi per vincere l’ostinato nemico. La sollevazione si fa generale. Zuffa intorno e dentro la città d’Innsbruck. Eroico coraggio del bavaro colonnello Ditfurt e sua morte gloriosa. I tirolesi s’impadroniscono d’Innsbruck; indi inseguono i bavari verso Hall, dove questi si arrendono. Innsbruck è assalito da’ bavari e dai napoleoniani pria battuti in Pusteria e fra Sterzing e Gossensass. Un nuovo campana a martello ne dà avviso a’ levati tirolesi. Questi corrono ad affrontarli; li vincono. I vincitori dettano a’ vinti una capitolazione per mezzo dell’austriaco maggior Theimer. Vantaggi riportati dai tirolesi ne’ giorni 10, 11, 12, 13 di aprile. Loro allegrezze per le vittorie ottenute, e all’arrivo degli Austriaci condotti dal tenente maresciallo di Chasteler. Ordinamento dei sollevati.
CAPITOLO III.
Guerra dell’Austria contro Napoleone. L’arciduca Carlo entra nella Baviera con poderoso esercito. L’arciduca Giovanni s’impadronisce di alcune venete provincie. Editto di Chasteler ai Tirolesi. Lettera ai medesimi di Francesco I. Gli austriaci calano nel Tirolo italiano sotto il comando di Chasteler, con alcune compagnie di tirolesi capitanate da Andrea Hoffer. Il generale francese Baraguey d’Hilliers prende posizione colle sue truppe sulla sinistra sponda del torrente Avisio presso Lavis. Arresto e morte di due contadini da Segonzano. Editto del bavaro Commissariato di Trento per la quiete del paese. Piccole scaramuccie fra Trento, Lavis e Gardolo. Valore dei sollevati di Schlanders. Ritirata de’ napoleoniani a Rovereto, che prendono posizione a destra e a sinistra dell’Adige, al monte ed al piano. Battaglia presso Volano e sui colli orientali di Rovereto. Risultati della medesima. Altri fatti d’armi avvenuti a Mori e a Ravazzone fra le truppe del generale francese Fontanelli, e quelle dell’austriaco Fenner ed i sollevati provenienti dal Lago di Garda. Naufragio terribile di Ravazzone.
CAPITOLO IV.
Finta difesa del generale Baraguey d’Hilliers. Nuove mosse degli austriaci. Ritirata dei napoleoniani. Entrata in Rovereto degli austriaci e di molti tirolesi armati. Allegrezze dei roveretani. Loro guardia civica passata in rivista dal generale Chasteler. Somministrazioni di viveri e modo per ammanirle. Solennità per le austriache vittorie. Ritirata improvvisa degli austriaci. Loro sconfitta in Germania. Conseguenze ch’essa portò ai tirolesi, e contegno ulteriore de’ medesimi.
CAPITOLO V.
Napoleone comanda di tôrre al Tirolo la comunicazione coll’Austria. Avanzamento de’ napoleoniani nel Tirolo italiano. Difesa del tenente colonnello conte di Leiningen in Ala. Sua ritirata a Rovereto, a Trento e poscia a Lavis. Il generale Rusca l’insegue. Carattere strano di questo generale. Sua diversione verso Bassano. Il Leiningen con 800 fanti e 50 dragoni prende alloggiamento nel castello di Trento, che viene fortificato insieme alle mura della città. Scorrerie del Leiningen verso i confini veronesi. Il maresciallo Lefebvre entra nel Tirolo tedesco colle due colonne governate dai bavari generali Wrede e Deroy. Quest’ultimo entra in Innsbruck. Hoffer lo attacca colla massa tirolese, e con piccol nervo d’austriaci. Seguono varii ed accaniti combattimenti con trionfo dei tirolesi, che liberano dal nemico tutta la valle dell’Enno. Fatti d’armi avvenuti nel Vorarlberg. Napoleone pianta il suo alloggiamento a Schönbrunn. Capitolazione di Vienna, e battaglia d’Essling.
CAPITOLO VI.
Il colonnello francese Livier entra con 1520 uomini nel Tirolo italiano. Suo scontro al ponte del Fersina presso Trento, colle prime quadriglie del tenente colonnello Leiningen. Livier intima la resa del castello di Trento e della città al colonnello Leiningen, ed eccita i cittadini a cooperare in di lui ajuto. Risposta negativa del colonnello Leiningen e del Magistrato. Scaramuccia sotto le mura di Trento. Ritirata di Livier a Rovereto. Suo ritorno a Trento. Suo scontro cogli austriaci presso Mattarello, e nuovo fatto sotto le mura di Trento. Perdita del Livier e sua nuova ritirata a Rovereto, indi fuori del Tirolo. Scorreria de’ sollevati d’oltre Adige in Rovereto. Nuova comparsa in Tirolo del colonnello Livier, e suo ritorno ai confini. I bavari, condotti dal colonnello conte d’Arco, si avvicinano a Mittewald e Valgau. Alcune compagnie di sollevati li affrontano. Queste si ritirano a Scharnitz. Quivi ripulsano i bavari con perdita. I bavari entrano nel Vorarlberg, ed incalzano i sollevati al di là di Hörbranz. Questi in appresso li respingono sino a Lindau, e fanno una spedizione a Costanza con pochi austriaci, la prendono, e fan prigioniero il piccolo presidio.
CAPITOLO VII.
Silenzio momentaneo delle armi. Bisogno di munizione da bocca e da guerra, e provvedimenti relativi. Ordinamento di nuove compagnie di difesa, ed inciampi ad eseguirlo nella parte italiana, e a Rovereto in ispecie. Soppressione delle milizie cittadine del Tirolo italiano. Prestito forzato ingiunto dall’imperial Commissario. Requisizioni dei varii capitani di difesa nel Tirolo italiano, e freno imposto alle medesime dal comandante imperiale Leiningen. Dimissione d’alcuni capitani in parte stranieri. Sul principiar di luglio la quiete dell’armi si rompe nel Vorarlberghese, e a Kuffstein. Valorose prove di alcuni tirolesi. Battaglia di Wagram, e sue conseguenze pei tirolesi.
CAPITOLO VIII.
Incredulità dei tirolesi all’armistizio, e contraria persuasione pubblicata dai Capi. Loro opposizione a’ corrieri. Parlamentario francese giunto a Lizzanella vicin di Rovereto. Avvisi pubblicati intorno al detto armistizio. Gli austriaci evacuano il Tirolo, e v’entrano da ogni lato bavari e francesi guidati nella parte tedesca dal duca di Danzica. Fatti d’armi presso Mittewald e il ponte di Ladtsch. Il padre cappuccino Haspingher, comandante tirolese, si distingue: a lui si congiungono Hoffer e Spechbacher. Sconfitta e vergognosa ritirata del duca di Danzica. Contemporanei fatti nella Valle superiore dell’Enno, dove pure i tirolesi trionfano, specialmente a Prutz, Landeck, Zams. Nuova battaglia intorno alla provinciale metropoli colla peggio dei confederati. Allegrezza tirolese per le vittorie riportate.
CAPITOLO IX.
Maraviglia generale pel novello trionfo de’ tirolesi. Loro ostinatezza per la difesa. Hoffer assume la dittatura della provincia. Suoi decreti e ordinamenti pubblici. Monete coniate a suo ordine. Distribuzione delle forze difenditrici capitanate da Spechbacker, dal cappuccino Haspingher e da altri comandanti. Il general francese Rusca viene battuto e fugato da Lienz colla sua colonna di quattro mila uomini. Così avviene in Trento del generale francese Dazmair, che ritirasi in sul Veronese. Con esso lui fuggono da Trento a Rovereto i bavari impiegati superiori, pel timore de’ sollevati tirolesi. Erezione di nuove compagnie di difesa. Ricomparsa improvvisa del generale Dazmair in Rovereto, e sue militari posizioni in vicinanza a questa città. Mischia avvenuta sui colli di Vallunga, e nuova ritirata di Dazmair, che viene impedita a Serravalle da’ comandanti Garbin e Dalponte. Quiete dell’armi, e vessazioni fatte dai sollevati forestieri. Guasto del palazzo del barone Orazio Pizzini di Rovereto.
CAPITOLO X.
Disposizioni d’Andrea Hoffer per la difesa. Erezione di nuove compagnie. Manifesti e meriti di Andrea. Sue provvidenze contro i malvagi e stranieri difensori a sollievo dei Comuni, che da essi venivano vessati di requisizioni ec., e contro la scostumatezza in generale. Speranze del Tirolo sul pendente trattato di pace. Diversi capitani si arrogano il primato del comando nel Tirolo italiano. Arresto dei capitani Dal Ponte e Garbin. Preparativi napoleonici per debellare il Tirolo. Le speranze di pace si allargano. I difensori di Bolzano si ritirano, ringraziano con lettera il Magistrato di Rovereto, e tornano ai loro focolari. Nuove colonne di napoleonici rientrano nel Tirolo italiano, capitanate dal generale Peyri, e per orribil modo sbarattano i sollevati da Trento. Minaccie ai pietosi trentini. Loro fortezza e magnanimità. Conflitto e saccheggio di Lavis. Cruda tragedia appresso quel ponte. Mittempergher avventurosamente si salva. I sollevati prendono posizione presso San Michele. Ritorno di più capitani alla difesa che al momento dell’armistizio aveano abbandonata. Funzione in Innsbruck per le decorazioni da Francesco accordate ad Hoffer e al cappuccino Haspingher.
CAPITOLO XI.
Persistenza dei tirolesi nella guerra, e nuova loro difesa a Lavis. Ostaggi condotti a Mantova e a Strasburgo. I tirolesi mettono in fuga i napoleoniani, ed assediano Trento. Il bisogno dell’acqua, ed un soccorso sopraggiunto inducono Peyri alla battaglia. I tirolesi di nuovo si ritirano a Lavis. Peyri se ne gloria in modo esagerato. Fatti d’armi del Tirolo tedesco e del Salisburghese. l tirolesi sono pur quivi superati. Le truppe nemiche invadon il Tirolo da tutte parti. In Hallein e in Oberholm ricevono i tirolesi novelle sconfitte. Il generale Vial è surrogato al generale Peyri. Proclama di Vial. Conclusione della pace a Vienna. Sua pubblicazione in Tirolo, e come venga accolta da una porzione del popolo tirolese. Congresso a Sterzing per la difesa patria coll’intervento del Commissario austriaco de Roschmann. Ulteriore istruzione pervenuta dall’arciduca Giovanni a detto Commissario. Il principe ereditario di Baviera sconfigge a Melech i tirolesi condotti da Speckbacker. Il costui impubere figlio cade nelle mani nemiche; circostanza che espone il padre a nuovi e pericolosi cimenti. Alla sua colonna è rotta la comunicazione con Haspingher. Hoffer si stabilisce sul monte Isel, e Innsbruck è ripigliata da’ confederati. Questi attaccano i tirolesi sul detto monte, e poi si ritirano scompigliati. Innsbruck è ripresa da’ tirolesi. Dopo qualche giorno vi rientrano i confederati, che vi pubblicano la pace seguita coll’Austria. Viglietto dell’arciduca Giovanni ad Hoffer. Proclama del vicerè d’Italia ai tirolesi. Deputazione tirolese spedita al vicerè da Hoffer, e sua lettera al bavaro generale conte d’Erlon. Dubbia risoluzione dei capi tirolesi. Hoffer è da essi aggirato per la sua poca accortezza politica. I tirolesi muovono a novelle battaglie, e ne’ dintorni d’Innsbruck sono ovunque battuti da triplici forze; il loro coraggio comincia a vacillare. Il commissario Roschmann fugge dal Tirolo; ciò contribuisce maggiormente a far piegare i tirolesi alla sommissione.
CAPITOLO XII.
L’ostinatezza d’alcuni capi aizzata da alcuni stranieri e fuorusciti mantiene ancora in qualche parte del Tirolo tedesco la fiamma della sollevazione. Certo Kolb si distingue fra quelli, e inganna il credulo Hoffer sottraendo lettere a lui indirizzate. Hoffer inculca resistenza a fronte degli eserciti nemici che l’attorniano. Sui monti intorno a Bolzano, alla Chiusa di Mühlbach, sulle alture di Spingel, Merorsen e di Rodeneck si affollano tirolesi armati. A Bolzano, il general Peyri, rientrato in Tirolo, è posto in pericolo. Ei viene liberato dalla gente del generale Vial. I napoleoniani rinvigoriscono; i tirolesi cedono intorno a Bolzano, e rientrano ai loro focolari. Qui han fine le scene del Tirolo meridionale, salvo quelle di stranieri e disertori. S’ode il cannone nelle valli di Ziller e di Wintschgau. A Zell s’accende una grave zuffa. Il valor tirolese qui mostrasi novellamente; così alla Chiusa di Mühlbach, dove Rusca infierì. Ritorno de’ Deputati inviati al vicerè. Sua risposta ai medesimi, e passaporti loro rilasciati per emigrare. Dichiarazione esortatrice di Hoffer per la quiete. Altra consimile del vescovo di Bressanone. Riunione de’ due principali eserciti in Bressanone. Ordine severo del vicerè contro i renitenti stranieri. Sua partenza per Parigi, a motivo del matrimonio di Napoleone coll’arciduchessa Maria Luigia. Il generale Baraguey d’Hilliers comanda in sua vece. Nuova sommossa de’ tirolesi della Passiria, cagionata dalla tirannia dei generali Rusca e Barbau ecc. Hoffer è forzato a notificarla e ad emettere un eccitamento. Kolb n’ha gran parte. La sommossa si propaga nella Valle di Venosta, dell’Enno e di Wintschgau con danno grande del nemico. Le tirolesi donne vi partecipano, spogliando delle armi i prigionieri. Guardia cittadina eretta a Riva per liberarsi dagli armati stranieri che la molestavano. Attentati di questi ultimi e loro disperazione. Timore e fuga di alcune famiglie di Riva. La guardia viene ingrandita d’intelligenza con Arco, Torbole e Nago. Disposizioni del generale Vial per distruggere detta gente. In Tione vengono moschettati 52 individui, e con ciò finisce la scena nel Tirolo meridionale. Risoluzione di Baraguey d’Hilliers per frenare i tirolesi nella Val Venosta e in Passiria. Suoi mezzi usati a risparmio del sangue. Suo abboccamento col capo Holzkneckt, e sua unione colle truppe bavare in Wintschgau. Scomparimento di Hoffer. Kolb persiste nella difesa alle sponde dell’Eisack. Sua fuga nell’Austria. Speckbacker e Haspingher fuggono prima di Kolb. Proclama di Baraguey d’Hilliers. Sue disposizioni pel governo de’ circoli dell’Adige e dell’Eisak. Ultime scene sanguinose nella Pusteria. Sommissione e tranquillità generale. Conclusione.
APPENDICE I.
Pensieri dei tirolesi sul futuro destino della lor patria, e sulla sorte di Hoffer. Egli viene tradito, arrestato e condotto a Mantova. Suo processo e sua morte. Impressione universale. Gratitudine dell’imperatore Francesco verso la di lui famiglia, e monumento che gli erige a memoria.
APPENDICE II.
Brani di lettere relativi agli ostaggi del Tirolo italiano sostenuti in Mantova e al trattamento da esso loro avutovi dai Francesi.