Il Prigioniero

Ardi, sei triste come il Prigioniero

ignudo che il titano Buonarroto

cavò da quel che or splende àvio e rimoto

Sagro, per il pontefice guerriero.

Constretto anche tu sei del tuo mistero,

vittima consacrata al Mare Ignoto;

e la bocca tua bella grida a vòto

contra il fato che tolseti l’impero.

Tiranno fosti in Gela, trionfale

nell’ode pitia re? Traesti schiavi

da Tespe uomini e marmi alla tua Tebe?

O sul cavallo bianco eri a Micale,

presso il padre di Pericle, e pugnavi

con l’altra gioventú nel nome d’Ebe?

(Data di composizione sconosciuta)

Share on Twitter Share on Facebook