LUCIANO
precedendo NORA
Non c'è! Dov'è andato?
NORA
Forse sarà sceso giù in giardino con la signorina.
LUCIANO
imbarazzato
Non capisco perché a un certo punto uno se ne va...
NORA
Vi secca tanto?
LUCIANO
Ho una paura maledetta di rimanere solo con voi!
NORA
Ah sì?
LUCIANO
Non già perché ho paura che mi facciate del male: anzi, appunto perché non me ne fate e dovreste invece farmene, io soffro l'umiliazione di rimanere senza che me ne facciate... E perciò mi darei moltissimi pugni...
NORA
lo guarda
Siete un grande fanciullo scapato... C'era tanta infanzia sotterrata in voi quanto credevate di aver accumulato di destino.
Una pausa
LUCIANO
la guarda di sottecchi. Poi decidendosi
Sicché non mi odiate?
NORA
bruscamente
Non lo so!
Indi con voce subitamente angosciata
So che sono affranta, so che sono disperata, e faccio uno sforzo immane perché mio padre non capisca. Non so neanche se vi odio.
LUCIANO
Vorrei sapere che diritto ha quell'uomo di portarvi via e poi di scendersene tranquillamente in giardino.
NORA
Ah! È lui che mi porta via? Non siete stato voi a prendere in prestito il suo nome?
LUCIANO
Ho già detto alla pianta... che se egli mi ha prestato il suo nome, io gli ho prestato la mia faccia, il mio cervello, la mia inquietitudine, e infine gli ho regalata per sempre la mia tranquillità.
NORA
Tanto peggio per voi.
LUCIANO
Nora, come siete bella, anche se mi odiate! Somigliate un po' a una figura di donna su cui ho versato inutilmente una grande quantità di acidi. Ma, anche incidendola nel rame, non riuscivo a farne mai quella che volevo!
NORA
Anche su di me avete versato tanta amarezza!
LUCIANO
rimane mortificatissimo a guardare in terra
Nora... piccola Nora...
NORA
Avete voluto fare il Bernardo l'Eremita anche con me!
LUCIANO
al colmo dell'ira e della confusione
Ah! Questo Bernardo! Io diventerò palombaro. Io scenderò negli abissi del mare. Io prenderò tutti i Bernardi e li strapperò dalle conchiglie che hanno usurpato. Diventerò un corsaro. Probabilmente annegherò. Così almeno non avrete più notizie di me, mentre voi sarete felice col vostro Lucio Arsìcola...
NORA
Ma che Arsìcola!
LUCIANO
stupito
Eh?
NORA
Credete veramente che io possa stare accanto a quell'uomo?... Che è poi un bravissimo uomo, più bravo assai di voi... ma appunto perché così bravo, credete che ci possa stare io che sono stata irreparabilmente guastata da voi? Mi vedete accanto a lui?
LUCIANO
al colmo della gioia e dello stupore
No! No! Io non vi vedo affatto!
NORA
E dunque!
LUCIANO
Non lo sposate?
NORA
Ma che sposare!
LUCIANO
urlando e girando per la stanza come impazzito dalla gioia
Non lo sposa! Non lo sposa! Non lo sposa!
Indi andando verso la finestra
Dov'è? Dov'è?... Eccolo che sta per salire...
Urlando fuori della finestra
Non vi sposa! Non vi sposa!
Rimane comicamente in attesa della risposta, facendo cenno a NORA di tacere
LA VOCE Di LUCIO
molto pacata
Eh! Lo so! Lo so!
LUCIANO
con comico stupore, fuori di sé per la gioia
Lo sa! Come lo sa?
E copre di baci la mano di NORA che gli sorride dolcemente
NORA
Povero amico! Eccovi fidanzato, come un borghese qualunque, a una piccola signorina perbene!
LUCIANO
Tacete! Tacete! Mi pare di essere un altro! Mi pare di essere così leggero e divino e felice! Mi sembra di camminare sopra un suolo che respira!...
NORA
Rimpiangerete la vostra tremenda libertà?
LUCIANO
Taci! Taci! Taci!
L'attira con violenza al suo petto e la bacia. Si vede per un attimo LUCIO sporgere comicamente il capo e subito richiudere l'uscio.
Sipario