Salotto elegantissimo. Un balcone, in fondo, è aperto sulla strada di S. Lazzaro. A sinistra la comune. A destra una porta che dà nella camera da letto. Mobili di lusso, gingilli, statuette, un orologio a pendolo, un binocolo da teatro un tavolino con l'occorrente per fumare. Presso la finestra è una sedia bassa di vimini tutta adorna di nastri di seta e di cuscini, assai civettuola. Uno specchio è sospeso alla parete. Due ritratti (uno di uomo, l'altro di donna) sul tavolino di mezzo a cui è attaccato anche un bottone del campanello elettrico.
LA BARONESSA DE GRANGERIE
seduta su di una poltrona di vimini presso la finestra, è occupata a leggere un giornale illustrato. Ella si annoia, e vorrebbe non leggere più: ma non sa che cosa fare. Si allunga tutta sulla poltrona, socchiude gli occhi e rimane per qualche istante come inerte. Poi si scuote e chiama a voce bassa
Antonietta!
Siccome la CAMERIERA non l'ha udita, si allunga fino a spingere il campanello elettrico che si trova sul tavolino.
CAMERIERA
dalla comune
La signora comanda?
BARONESSA
Che ore sono Antonietta?
CAMERIERA
Le quattro son suonate da pochi minuti.
BARONESSA
Quasi quasi, Antonietta, potreste ordinare allo chaffeur di tenersi pronto per una passeggiata. Fa caldo, è vero, Antonietta?
CAMERIERA
Molto caldo, Signora.
Suono di campanello
ANTONIETTA va verso la comune.
BARONESSA
Tanto meglio. Se è una visita, rinunzio alla passeggiata.
CAMERIERA
tornando quasi subito in scena
La Marchesa De Rennedon.
BARONESSA
con gioia
Oh Cara! Cara!
CAMERIERA via.