Scena ultima

Camilla entra dalla destra, spiando. Dopo un momento di indecisione, si dirige risolutamente verso la stanza di sinistra. Ma s’incontra con Mario, al limite dell’uscio.

MARIO

le parla lentamente, senza guardarla in viso

Ferruccio lo tengo con me... Gli voglio bene...

Vorrebbe dire ancora, ma non sa trovare altra frase. E con un gesto vago aggiunge ancora

Gli voglio bene...

CAMILLA

a cui il viso doloroso s’illumina improvvisamente

Oh! Grazie, grazie! Esco dalla tua casa adorandoti... Questo posso dirti perché la mia adorazione data da nove anni e perché ora è come se mi confessassi in punto di morte...

MARIO

lentamente, fissandola, dopo una pausa

Tu però... avresti potuto tener tutto nascosto...

con amarezza

e facilmente... candidamente...

Camilla china il capo.

MARIO

sempre lentamente, fissandola

Ferruccio poteva in seguito ammalarsi... fors’anche, come può accadere, non ammalarsi affatto... poteva in seguito anche soccombere... Ma tu esser salva... Sicuro!

Sottolineando le parole

Tu esser salva!

Una pausa

L’hai fatto per lui...

Scuotendola quasi furiosamente

Di’, dunque: l’hai fatto per lui!

Poi subito riprendendosi e considerandola con un senso di rispetto

Il mio Sanatorio – avevamo detto – avrà bisogno di una buona madre... se non di una moglie... e tu hai saputo essere buona madre... Sarà una cosa diversa, tra noi, ora... ma resta con... «mio» figlio... e con tuo marito...

E rientra a sinistra, in fretta, volendo sfuggire ch’ella lo ringrazi. E chiude la porta dietro cui Camilla cade in ginocchio, singhiozzando di disperazione e di gioia.

Sipario

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