Scena dodicesima

FERRUCCIO

accorrendo

Papà!

Mario ha un momento come per respingerlo ma poi, dopo averlo considerato un istante, lo attira a sé, gli fa scorrere le sue mani per tutto il corpo, col gesto caratteristico dei medici che osservano un malato. La sua individualità appare come sdoppiata. Egli non è più il marito, il padre, l’uomo tradito: è solamente il clinico di fronte al paziente. Gli chiede, poi, per mascherare il proprio imbarazzo.

MARIO

Che cosa facevi?

FERRUCCIO

Giuocavo... Ma io mi annoio a giocare.

Mario se lo stringe al petto, quasi furiosamente, cercando a stento di trattenere i singhiozzi, poi lo prende in braccio e se lo porta di là, nella stanza a sinistra. E chiude la porta dietro di sé.

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