Scena prima

L'azione ha luogo nel salone di proprietà del SIGNORE DEL PALAZZO.

IL SERVITORE

a PLACIDO che sta per entrare, al limitare della porta

Avanti! Venga avanti! Vuole che l'aiuti? Dia a me... Oh! Così... Almeno un paio!...

Si fa dare due BURATTINI grossi come ragazzi e se li carica uno sopra un braccio e uno sull'altro

Non avevo mai visto dei burattini così grandi! Ho l'impressione di abbracciare degli uomini... Possiamo appoggiarli contro questa parete?

PLACIDO

seguendolo con gli altri BURATTINI in braccio

Appoggiamoli pure dove volete. Per me è indifferente.

I BURATTINI appoggiati al muro hanno un'aria rigida e inerte, con le braccia che penzolano ai fianchi.

IL SERVITORE

Non capisco come sia venuto in mente al mio padrone di comprare questi burattini. Sarà una bella cosa divertirsi con un teatrino in casa, ma io trovo che ci son tanti teatri in città, e sono teatri sul serio, dove si può comodamente ascoltare una commedia senza bisogno di ammattirsi a fare le prove e senza bisogno di ospitare in casa tutti questi personaggi che fanno confusione e che bisogna spolverare almeno una volta al giorno... Che ne dite voi?

PLACIDO

Dico che quello che dite non mi riguarda affatto.

IL SERVITORE

Vi rincresce lasciarli?

PLACIDO

Questo poi riguarda me solo e non può interessarvi.

IL SERVITORE

Mi pare che abbiate un brutto carattere...

PLACIDO

Può darsi...

IL SERVITORE

Capisco che essere costretto a lasciare i propri compagni di lavoro, con cui avevate diviso la buona e la cattiva sorte e con cui avevate peregrinato in tutti i villaggi d'Italia... non è una faccenda troppo allegra...

PLACIDO

E allora, se lo sapete, perché mi domandate se mi rincresce o no?

IL SERVITORE

È perché volevo farvi una domanda.

PLACIDO

Fareste meglio a darmi qualche cosa da bere... Non vi siete accorto che sono trafelato?

IL SERVITORE

Avete ragione! Scusate! L'arrivo di questi personaggi mi ha confusa la testa... Ora vado a prendervi da bere... Ma prima vorrei che rispondeste a una mia domanda...

PLACIDO

Che domanda? Via, sbrigatevi...

IL SERVITORE

Perché la vostra compagnia si chiamava «degli Sghignazzanti»?...

PLACIDO

Auff! Perché i burattini, e in generale la povera gente... non sa che sghignazzare... o sta zitta o sghignazza... Raramente sorride... come voi, per esempio... Voi siete un personaggio mellifluo... e sorridete sempre...

IL SERVITORE

Io mellifluo?

I BURATTINI senza spostarsi dalla posizione con cui sono stati appoggiati al muro, sghignazzano in coro sommessamente.

IL SERVITORE

dando un balzo

Chi è?

PLACIDO

dopo avere lanciata una severa occhiata ai BURATTINI

Non abbiate paura... Sono io, sono io; ventriloquo...

IL SERVITORE

irritato

Voi... ridete col ventre?

PLACIDO

Sì, signore...

IL SERVITORE

E perché?

PLACIDO

Perché mi sono annoiato, dopo tanti anni, a ridere con la bocca! La bocca aveva altro da fare, e perciò ho utilizzato il ventre...

IL SERVITORE

È una cosa molto seccante.

PLACIDO

Dunque, dicevate?

IL SERVITORE

Desideravo sapere se questi burattini della compagnia degli «Sghignazzanti» li avete fabbricati voi...

PLACIDO

Certo! Certo! E chi volevate che li avesse fabbricati? Non sono essi forse i miei figli?

IL SERVITORE

Scusate... Credevo che li avesse fabbricati il burattinaio...

PLACIDO

Che bestia!

IL SERVITORE

stupito

Come avete detto?

PLACIDO

Ho detto: che bestia!

IL SERVITORE

Ah! Ho capito. Credevo che aveste detto a me...

PLACIDO

A voi! A voi!

IL SERVITORE

Allora... va bene.

I BURATTINI sghignazzano in coro, sommessamente, come prima.

IL SERVITORE

dopo essersi guardato intorno impaurito, capisce e si ricompone

Ah! Siete voi! Per Bacco! Io non potrei abituarmi a vivere con voi!

PLACIDO

Perché?

IL SERVITORE

Perché non si riuscirebbe mai a essere noi due soli, in una stanza. C'è quel vostro ventre che non è un ventre: è una banda militare...

I BURATTINI sghignazzano.

PLACIDO

Dunque dicevate?

IL SERVITORE

Dicevo che non avrei mai creduto che voi foste un burattinaio.

PLACIDO

E perché, se è lecito?

IL SERVITORE

Credevo che il fabbricante di burattini fosse un uomo più importante di voi... dal momento che il mio padrone spesso mi dice che sono anch'io un burattino.

PLACIDO

Il vostro padrone ha sbagliato. Voi non siete un burattino. Tutt'al più sarete una marionetta... i miei burattini o signore, sono i primi del mondo per intelligenza e bravura... Ricordatevelo bene, finché avrete l'onore di ospitare in questa casa i miei capolavori!

Sordo mormorìo di approvazione da parte dei BURATTINI.

IL SERVITORE

Accidenti! Ve lo avevo detto io che avete la banda militare in corpo! Ebbene, come va questo fatto: che con questi capolavori siete in miseria?

PLACIDO

Che bestia!

IL SERVITORE

Me l'avete già detto!

PLACIDO

Ma appunto perché erano troppo bravi non ho avuto fortuna! Se fossero stati dei personaggi comuni mi sarei arricchito! Ed è quello che voglio fare adesso: fabbricare un'altra compagnia, la compagnia dei «melensi»...

IL SERVITORE

Ah! Perciò avete venduto questi... sfortunati giovani al mio padrone... Bravi — eh? — e sfortunati...

PLACIDO

Giusto: ditemi a che ora devo ripassare a prendere il mio denaro...

IL SERVITORE

Oh! Quando volete... Anche tra mezz'ora... Se volete aspettare, i padroni sono a passeggio ma non tarderanno a rientrare in casa...

PLACIDO

No... no... non voglio aspettare... Preferisco tornare più tardi... anche perché... voglio abbracciare i miei ragazzi, prima di lasciarli...

È commosso, e per celare la sua commozione fa la voce grossa, e grida al servitore

Oh infine! Mi parete scimunito! È un'ora che mi avete promesso di darmi da bere!...

IL SERVITORE

sovvenendosi

Oh bestia!

PLACIDO

Bravo! Questo, sì... si chiama rendersi giustizia...

IL SERVITORE

avviandosi a destra

Perdonate... Corro subito...

Via

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