Scena quarta

IL SERVITORE

Sarebbe bene, invece, che bevessi io un gocciolino...

Si mesce da bere

Mi son buscata tanta paura addosso...

III BURATTINO si allunga più che può sollevandosi sulle punte dei piedi e spinge il campanello elettrico. IL SERVITORE sta per portare il bicchiere alle labbra, ma il suono del campanello lo fa accorrere alla porta di sinistra. III BURATTINO ne approfitta per vuotare in fretta il bicchiere e tornare subito al suo posto.

IL SERVITORE

dopo aver richiusa la porta

Non c'è nessuno... avranno chiamato di là...

Via a destra

TUTTI I BURATTINI si precipitano sul vassoio e si disputano il vino della bottiglia, che in un batter d'occhio è vuotata. Poi tornano al loro posto.

IL SERVITORE

Insomma, o io sono ubriaco o veramente ho inteso suonare. Se nessuno ha suonato vuol dire che sono veramente ubriaco. Eppure, quando sono andato in dispensa ho bevuto pochissimo. Anzi...

Si sovviene del bicchiere che aveva riempito di vino

Dov'è?

Allibisce, poi si volge ai BURATTINI, più per la paura che lo domina che per la possibilità che siano stati loro a giocargli il tiro

Ma...

Un terribile pensiero lo afferra: ch'egli abbia bevuto tutto il vino e non se ne ricordi?

Oh Dio! Devo averlo vuotato io, di qui non si scappa... e il fatto che non me ne ricordi dimostra che sono ubriaco!

Un tragico terrore lo assale

Ecco perché ho sentito suonare i campanelli!

Di nuovo si volge verso I BURATTINI e li osserva in silenzio

Anche la presenza di questi diavoli ha finito per confondermi la testa...

Volgendo le spalle ai BURATTINI e imprecando contro la porta da cui è uscito PLACIDO

Maledetto burattinaio! Miserabile istrione, che avendo fabbricato questi ceffi da galera...

indicando I BURATTINI

crede di avere creato dei capolavori! Se torna, come ha promesso, lo faccio ruzzolare...

Il BURATTINO più vicino gli allunga una pedata che lo fa comicamente sedere per terra

Oh oh!... Qui... ho ruzzolato io! Evidentemente questa è stata una pedata che io ho creduto di sentire perché sono ubriaco: di qui non si scappa...

Si alza

Però la pedata l'ho sentita! No! Affermare di averla sentita è confermare lo stato di ebbrezza...

Si sente di nuovo squillare il campanello

Eh! Questa volta non mi prendi! Io come ubriaco ho sentito, ma come domestico mi rifiuto di credere!

Altro squillo

Sì, aspetta! Aspetta che venga ad aprire... Aspetta che io sia così stupido da venire ad aprire...

LA VOCE DEL SIGNORE

dopo aver picchiato alla porta

Suvvia, Anselmo, apri!

IL SERVITORE

preoccupato

Questo non è un campanello che suona. È una voce che chiama e una mano che picchia... E sarebbe la voce del padrone... Dio non voglia, è la voce del padrone...

LA VOCE DELLA SIGNORINA

Anselmo! Aprite!

IL SERVITORE

Dio non voglia, è la voce della signorina... È meraviglioso come, quando si è ubriachi, le voci che si odono diano l'illusione perfetta della verità...

Si picchia rumorosamente

Io dico una cosa: che, ubriaco o no, vado ad aprire!

Va, infatti, ad aprire

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