Scena settima

IL SERVITORE

tirando per mano IL SIGNORINO che ha per mano LA SIGNORINA che ha per mano IL SIGNORE, in fondo alla scena in punta di piedi

Zitti... st!... Piano...

Ma quando vede che i BURATTINI sono al loro posto, egli, che era raggiante, ammutolisce a un tratto dallo stupore

PLACIDO volge le spalle a tutta la comitiva e aspetta tranquillo fischiettando una canzonetta.

IL SIGNORE

volgendosi indignato al SERVITORE

Ebbene? Che c'è di straordinario?

PLACIDO

Buongiorno, signore.

IL SIGNORE

a PLACIDO

Buongiorno!

Indi, al SERVITORE

Mi pare che abusiate un po' troppo della nostra longanimità a vostro riguardo... Non solo sono disposto a credervi ubriaco, ma anche a ritenervi pazzo...

IL SERVITORE

mortificato

Già ho avuto l'onore di presentarle le mie dimissioni...

IL SIGNORE

E io le accetto!

LA SIGNORINA

Papà! Un vecchio domestico!...

IL SIGNORE

a PLACIDO

Perdonate, signore... C'è questo nostro vecchio domestico che ha perso la testa...

PLACIDO

Se è lecito sapere...

IL SIGNORE

Prima raccontava che i vostri burattini lo avevano aiutato a rinvenire... Oh, ma è inutile che vi metta al corrente delle sue stravaganze...

PLACIDO

Forse non è inutile, signore. Lei sta per licenziare un vecchio domestico che ha servito fedelmente per lunghi anni, nella Sua casa. Ho il dovere di dirle ch'egli non è né pazzo né ubriaco...

IL SIGNORE

Ma dice di aver visto i burattini camminare...

PLACIDO

Essi camminano, signore!

IL SIGNORE, LA SIGNORINAe IL SIGNORINO

Eh?

PLACIDO

Essi non sono i soliti burattini. Non solo camminano, quando io dò loro la corda, ma parlano e ragionano... Le assicuro che sono anche pieni di buon cuore...

IL SIGNORE

Non è possibile!

PLACIDO

Eppure, guardi!

Battendo le mani

Olà!

I BURATTINI si alzano, fanno un passo avanti e poi un inchino tutti insieme. IL SIGNORE, LA SIGNORINA e IL SIGNORINO gettano un grido per lo stupore.

PLACIDO

ai BURATTINI

Andiamo, via!... Una scena a soggetto che esprima il vostro rammarico!

I BURATTINO

È vero, signore, che noi abbiamo fatto rinvenire il vostro allocco servitore, ma è vero anche che lo avevamo fatto svenire dalla paura...

Tutti I BURATTINI sghignazzano

II BURATTINO

E abbiamo bevuto tutto il vino...

Altre risa, c. s.

III BURATTINO

E abbiamo suonato i campanelli...

TUTTI I BURATTINI

in coro

È vero! Lo giuriamo!

Altre risa, c. s.

IL SIGNORE

È meraviglioso! Ma perché non mi avete detto che i vostri burattini erano unici al mondo?

PLACIDO

Perché in tal caso avrei dovuto venderli a peso d'oro...

IL SIGNORE

Avete ragione... Non sarei stato abbastanza ricco per comprarli! E allora? Ve li ripigliate?

PLACIDO

Voglia farmi la grazia di tenerseli alle condizioni che abbiamo pattuite.

IL SIGNORE

Non vi rincresce lasciarli?

PLACIDO

Oh! Per questo... io non farò che piangere, signore...

IL SIGNORE

E allora?

PLACIDO

Allora, bisogna pur vivere, sì..., e far vivere i propri figli... Si figuri che io ho un figlio vero, in mezzo a questi giovanotti... camuffato da burattino... ma camuffato così bene che è impossibile distinguerlo dagli altri... Io solo so capire la differenza... E se vedesse come sa piangere! Sa benissimo piangere come tutti gli altri... Ma per quel che riguarda lo sghignazzare, caro signore, siamo ben lontani! È ancora troppo un uomo per poterlo fare nella solenne e travolgente maniera burattinesca! Oh! Ma verrà il giorno in cui lo lancerò nel mondo e avrà un successo pazzo... Guadagnerà tutti i denari che non ho guadagnato io... Intanto sono contento di cederli a Lei, pel Suo teatrino di famiglia... In questo palazzo godranno l'agiatezza... Non ho più cuore di trascinarli con me di miseria in miseria per le strade maestre... Se diventerò ricco con una compagnia delle solite e con un repertorio più alla buona, tornerò da Lei a pregarla di ridarmi i miei ragazzi... Tanto più che, se Lei non me li volesse ridare, essi verrebbero con le loro gambe...

IL SERVITORE

concitato

Eh sì! Ma chi darà loro la carica? Io no, veh! Se devono rimanere in questa casa, devono essere scaricati!

PLACIDO

sorridendo

Voi dimenticate, amico mio, che in mezzo a loro c'è il mio ragazzo che potrebbe dar loro la corda tutti i giorni...

IL SERVITORE

Ah! È vero! Ci mancava adesso quest'altra preoccupazione...

IL SIGNORE

a PLACIDO

Ebbene, io vi propongo una cosa... Io ho una grande stima e una grande ammirazione per voi...

PLACIDO e I BURATTINI fanno al SIGNORE un grande inchino.

IL SIGNORE

Vi propongo di rimanere ospite del mio palazzo... Allestirete ogni tanto degli spettacoli nel mio teatrino... Non vi mancherà nulla...

I BURATTINI

raggianti, a PLACIDO

Sì! Sì!

PLACIDO

Lei è molto buono, signore... E la cosa... sì... mi alletta... Sarebbe la fine di tutte le preoccupazioni... Sarebbe... Oh! Sarebbe tutto il contrario di quel che è stato... Ma, signore, io mi conosco! Io sono nato in un carrozzone, sulla strada maestra... E mio padre fu quello che mi suggerì il primo congegno, che poi ho perfezionato, del burattino ambulante, parlante e cogitante... Io potrei resistere un mese o due... o tre... ma o prima o poi sarei costretto a commettere una cattiva azione, perché la nostalgia mi riprenderebbe... la nostalgia, o signore, della strada... e magari la nostalgia della miseria... non lo so... forse la nostalgia della strada che si trascina dietro la miseria...

IL SIGNORE

Allora rifiutate?

PLACIDO

Sono un onest'uomo e non voglio ingannarla...

IL SIGNORE

Pazienza. Ecco il denaro che abbiamo pattuito.

Gli porge una borsa

PLACIDO

Grazie. Evviva il vostro nuovo padrone!

Prende il cappello e sta per andarsene

I BURATTINI

Evviva!

LA SIGNORINA dice qualche cosa all'orecchio di suo padre che mostra di approvare.

IL SIGNORE

tra il silenzio di tutti

Ecco: vorremmo chiedervi una cosa...

PLACIDO

Dica, dica!... Immagini che cosa non farei per dimostrarle la mia gratitudine...

IL SIGNORE

Vorremmo che voi c'indicaste, per potergli usare qualche riguardo e per poterlo anche noi distinguere e proteggere, qual'è il vostro ragazzo in mezzo ai burattini...

PLACIDO

perplesso, e poi man mano animandosi ed eccitandosi

Come si fa! Per Bacco... Mi rincresce di non poter rispondere alla Sua cortesia! Ma il ragazzo se l'avrebbe a male! Perché... veda, signore... egli non è più del tutto un uomo, e non è ancora del tutto un burattino... Capisce? In tali condizioni egli ha la vergogna di quel che ha perduto e non ha ancora la spavalderia di quel che ha acquistato... ossia ancora un po' di cervello per sé e non ancora del tutto una testa di legno per gli altri...

Con voce imperiosa

Avanti! Venga avanti il mio ragazzo!

I BURATTINI rimangono fermi al loro posto

Vede? Nessuno si muove! Oppure vengono avanti tutti!

Tutti si affollano attorno a lui

Hanno ancora del cuore, sapete? Pare impossibile, ma il cuore è quello che più stenta a diventare legnoso! Si dice così male dell'umanità, si disprezza tanto questo muscolo involontario e senza sentimento, dopo tutte le cattive prove che dà tutti i giorni, eppure... eppure non solo stenta a solidificarsi, ma vi devo dire, amico mio, che i più grandi miracoli del mondo sono ancora quelli che nascono dal cuore dell'uomo! Quando poi... ve lo dico in confidenza... quando poi ci si mette un burattino ad avere del cuore...

Sta per commuoversi e perciò si riprende, si adira, si mette a urlare

Andiamo, via! Tutte storie! Tutte fandonie! La verità è che devo lasciarvi! Su, via!

Con voce burbera

Riverenza al vostro padrone che vi ha comprati!

Additando IL SIGNORE, a cui I BURATTINI fanno un inchino

Solennità!

I BURATTINI s'irrigidiscono

Riverenza! Solennità! Ma che cuore! Ma che cuore! Che cuore d'Egitto! Riverenza! Solennità! Ma che cuore!... Ah, ah, ah, ah!...

Sghignazza, urla, salta, finché traballa. E I BURATTINI lo sostengono

Non è niente... non è niente...

Sorride con la faccia stravolta e appena ha la forza di ripetere il comando ai BURATTINI che gli obbediscono mentre lo sorreggono

Riverenza!... Solennità!

Adagio adagio, tra il generale silenzio, si ricompone e si avvia, un po' curvo verso l'uscita.

Sipario

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