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Lucio Apuleio per nazion e Afro, fu d'un luogo nomato Madauro, il qual è posto tra confini di Getulia, e di Numidia: Ebbe costui un altro fratello, ed amendue rimasero di ricchezze assai abbondanti, siccome li dimostra nell'Apologia. Per il che morto il lor padre, Apuleio non poco tempo si diede a peregrinare, ed alcuna parte de' suoi beni consumò ne' studj ed amicizie, perciocchè gran liberalità usava co' famigliari e precettori suoi, ad alcune figliuole de' quali eziandio accrebbe la dote. Così egli divenne dotto delle greche lettere, e latine, anzi un nobile accademico. Più ancora fu elegante poeta, e oratore, tenendo nel suo dire uno stile tutto florido e copioso, con cui molte opere compose. Ma venendo da Atene a Roma, ed alloggiato nelle case degli Appii romani nobilissimi, pel mezzo loro, ed a prieghi di Ponziano amico, acconsentì tor per moglie Emilia Pudentilla vedova ricchissima in Africa madre di lui, e di Pudente, avvegnachè infermiccia f osse, e al quanto attempata. Così venuto poi con Ponziano in Oea città; e dimostro a que' cittadini lo ingegno e dottrina sua, con una cortese forza fu fatto lor cittadino; e me desimamente non senza travagli sposò la suddetta Matrona. Or finalmente da Emiliano e Ruffino fu accusato, e di magica, e d'altri assai maleficj, de' quali tutti si purga dinanzi al magistrato con due Apologie, che ancora si leggono. Dove si può vedere quanto benigno, discreto, umano, studioso e veramente filosofo sii stato. Ebbe un figliuol nominato Faustino, a cui scrive il libro intitolato del Mondo con alcun'altri. E avvenga in diverse parti per la sua virtù fossero a lui da molte città poste per d e creto statue, ed altri onori, in Cartagine nondimeno il s imile anche ricevè. Dove con grande concorso di gente più volte fece orazione al popolo di tutta Africa ivi raccolto, e non senza incredibile lode fu udito da ognuno. Ma fra l'opere sue la invenzione di fatto essere trasformato in asino è tanto degna che l'asino aureo si appella. In cui si vede egli essere stato ne' tempi de' Cesari, e dietro a Catullo? anzi dopo Adriano imperadore, e non già fiorito avere con Ermete, e Plotino, come par dicano i cronografi. Io quasi crederei poco dopo Luciano essere stato lui. Conciossiachè l'asino suo pare essere derivato, ed accresciuto da quello di Luciano, e non quel di Luciano dal suo: che che si sia, egli nè avanti Adriano, nè dopo Teodosio fiorì.
FINE DELLA VITA DELL'AUTORE.