Documento V

A Sigismondo Salimbeni in Venezia

Mess. Sigismondo. - Per la littera vostra de heri siamo advisati de la bona mente et dispositione de quella sereniss. Signoria et de li soi amorevoli et paterni ricordi per la instantia che facemo d'havere ne le mane quello Francesco Vergezino homo di pessima sorte, oltra il particulare delicto commesso in la persona de l'Ill. Don Julio nostro fratello; et appresso havemo inteso l'opera facta per il Reverendiss. Cardinale nostro fratello, cum quelle escusatione et persuasione che scriveti. E considerato bene il tutto, perseveramo pur in opinione et in desiderio di essere compiaciuti et de havere tale gratia: unde ve commettemo novamente, che debiate portarve a Sue Sublimità et ringratiarle de core et cum quanta maggiore efficatia sapeti, e cussì de le admonitione paterne come de la bona dimostratione che hanno facto et fanno verso Noi in questo caso, subiungendo che accumuleremo questa a le altre obligatione quali havemo cum epse: poi le pregareti, che ne vogliano fare questo apiacere, de darne el dicto malfactore in le forze nostre, come dal principio ne detteno intentione, quando gli facessemo intendere il caso. Nè vogliano [cxxxix] avere rispecto a la interpositione del Reverendiss. Cardinale, perchè se bene Sua Signoria è figliuolo de la prefata sereniss. Signoria, Noi pur siamo il primogenito suo, et però meritamente dovemo essere preferiti et in amore et in compiacentia; et se considerano la causa che ni move e quella che move il Cardinale, senza dubio iudicaranno la causa nostra dovere proponderare a la sua, cussì per essere justa come anchora honorevole; et insumma cognosceranno essere per seguire megliori effecti del darni dicto malfactore, che de l'opposito. Fareti adunque ogni possibile instantia opportuna et importuna per impetrare questa gratia, la quale cussì denominiamo, perchè sopra modo la desideramo et reputamo importarni a l'onore grandemente; et in bona gratia de la prefata Ill. Signoria ne raccomandareti.

Ferrariae, ij decemb. 1505.

Alfonsus dux Ferrariae.

Post scripta. - Quando havereti facto tutta la diligentia per havere dicto malfactore liberamente, se vedreti non potere obtenire, ovvero difficultarse molto questa materia et essere protracta in lungo, siamo contenti che permettiati a quella Ill. Signoria, obbligandoli la fede nostra de legale Signore, che, daendolo, non faremo de la persona del malfactore alcuna dispositione, se non quanto a Sue Sublimità piacerà; mostrando essere necessario per lo honore nostro che l'habiamo ogni modo ne le mane.

Fuori - Magnifico et Clarissimo Juriconsulto et Oratori nostro dilectissimo Sigismondo Salimbeno,

Venetiis - Cito cito.

[cxl]

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