Al marchese di Mantova
Ill.mo ed Eccell.mo Signor mio osservandiss.mo Io mi chiamo perpetuamente obbligato a Vostra Eccell.a del dono ch'ella mi ha fatto, che la mia carta possa passar pel dominio suo senza pagar dazio; ma più me le obbliga molto l'aver per le sue lettere veduto quanto di bona voglia mi ha concesso questo, e datomi speranza di maggior cosa quando mi accada. Io all'incontro mi sforzerò di non parer ingrato a tanta benignitade, ed anco in questa poco di aggiunta ch'io son per dar al mio Furioso Vostra Eccell.a potrà veder ch'io ho di lei parlato onoratamente: in bona grazia della quale mi raccomando sempre.
Ferrarie, XVII febr. MDXXXII.
Di Vostra Eccellenza
Devotissimo servitor,
Ludovico Ariosto.