Al duca di Ferrara
Ill. ed Ecc. Signor mio. Quando io venivo in qua ed a Montefiorino, gli uomini del Sig. Giovannino erano in Carfignana. Come n'ebbi l'avviso, a V. Ecc. spacciai tre messi, l'uno a Minozzo, l'altro a Quaro, l'altro a Toano, li quali mi diede il potestà, e uno ne mandai a Reggio, che pagai del mio; poi quando fui qui, il detto potestà mi mandò per uno de li suoi uomini alcune lettere di V. Ecc. che a lui erano state rimesse da Sestola, e mi scrisse ch'io fessi pagare il messo. Per quella prima volta io feci pagare quel messo, ma con gran fatica e lamentazione di questi uomini di Castelnovo, che allegavano che ad essi non tocca pagare li messi che a servizio di V. Ecc. sono mandati in qua, e [233] che ben debbe bastare che paghino quelli che essi mandano o a Ferrara o a Reggio o in altro luogo in servizio di V. Ecc. Parendomi che avessino ragione non volsi che pagassino un altro messo che di poi detto potestà m'avea mandato pur con lettere di V. Ecc. a lui rimesse da Reggio, e gli scrissi che facesse che li suoi uomini lo pagassino, o vero se ne dolesse a V. Ecc. acciò che quella determinasse chi avesse a pagare tal messo. Esso potestà m'ha risposto quanto quella potrà vedere ne la sua qui inclusa; e perchè stando la cosa in controversia potria accadere che anderebbon lettere a Montefiorino che sariano d'importanza per dover essere portate qui, e li uomini di Montefiorino non le vorrebbon mandare, mi è parso di avvisarne V. Ecc. acciò che quella faccia vedere chi debba pagare questi messi...
A me pare che gli uomini di Montefiorino abbiano gran torto, che a loro non sta di giudicare se le lettere che V. Ecc. loro manda perchè le portino qui sieno a utilità di questa provincia, o particolarmente di V. Ecc.; chè se 'l Capitano di Reggio o Signori Lucchesi o altri mandasse qui una lettera perchè la mandassi a Montefiorino per importanza di V. Ecc., questi uomini pagheriano il messo, e non cercheriano che quelli di Montefiorino lo pagassino. Prego quella che determini questa controversia, e parendole che gli uomini di Montefiorino abbiano torto, gli faccia con sue lettere capaci del loro errore; ed in buona grazia sua mi raccomando.
Castelnovi, XX julij 1524.
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