Al medesimo
Ill. ed Ecc. Signor mio. Chi facesse impiccare quattro o cinque che sono in questa provincia, basteria, senza bisogno di mandare qui altri balestrieri, nè fare altra spesa: e questi sono Battistino Magnano e Donatello e certi suoi compagni da una parte e l'altra, e quel Cornacchia da Sommacologna, de li quali tutti n'ho fatto più volte querela a V. Ecc. Circa al Cornacchia ho scritto già il modo come si potria avere per la via de' Lucchesi: ma questi altri che sono di più importanza, adesso è accaduta la occasione che V. Ecc., volendoli, li potrà avere. È accaduto per quel prete de li Bosi che è morto qui prigione, che Mess. Nicolò cognato di Pierino Magnano ha mandato a pigliare la possessione a suo nome de la chiesa di Soraggio, e v'ha mandato e vi fa stare continuamente Battistino prefato [240] e Donatello e li compagni che sono in tutto circa XII, tutti banditi e assassini. Questo Soraggio confina con Reggiana, e da Castelnovo di Reggiana vi si può ire in un tratto: bisogneria a mio giudicio che V. Ecc. commettesse al Capitano di Reggio che mandasse segretamente li suoi balestrieri con buon numero di genti a piedi che arrivassino una notte a questa chiesa, che tutti li pigliarebbono a man salva, e questa provincia resteria netta. Sarìa anco bene che 'l Capitano de' balestrieri avesse una patente di V. Ecc. acciò che potesse comandare nel paese che se gli movesse contra, e quando non si potesson pigliare, s'assediarìa la chiesa, che si avriano ogni modo. A questo effetto avevo scritto al Commissario di Pietrasanta che mi mandasse fin a 30 uomini: si è escusato che sono occupati ne li ricolti, e anco me ne dissuade perchè sono villani, e per conseguenza cattiva gente. Avevo scritto al Capitano di Reggio, ma il prolungare che fa a darmi risposta, mi fa dubitare che non sia per far a mia instanza cosa alcuna. Ora io ricorro a V. Ecc., in buona grazia de la quale mi raccomando.
Castelnovi, 24 iulij 1524.