CXLVI

Al medesimo

Ill. Signor mio. Io credo che l'esibitore di questa Mess. Giacomo pisano si lagnerà che la causa che già molto tempo pende fra lui e Pier Morello non sia stata condotta a fine; e perchè V. Ecc. non creda che la colpa sia mia, io le fo intendere, [242] come avendo io chiamato li quattro deputati sopra la gabella, alli quali e insieme a me la causa fu commessa, e ben veduti e considerati li capitoli de la gabella, e pigliato informazione da tutti quelli che per li tempi innanzi erano stati conduttori di essa gabella, e da quelli ch'avevano ricordo di poi che tal gabella fu constituita fin al dì d'oggi: ed essendo ben certi che se Mess. Giacomo doveva essere assoluto o non da la parte di esso Pier Morello, solo ne restava un dubbio se la parte perdente dovea essere condennata ne le spese o non; nè essendo li prefati quattro nè io giurisperito, ci accordammo di domandare sopra questo dubbio consiglio: e perchè li Capitani giurisperiti della provincia vedevamo sospetti alle parti, deliberai di mandare il processo a Lucca, siccome in luogo dove più presto avessimo risposta che da Ferrara, la quale ci pareva troppo rimota. In questo tempo Pier Morello, o diffidandosi di Lucca e che il consiglio venisse per lui o pur desiderando di mandare la cosa in lungo, ebbe ricorso a Ferrara, e fece venire una lettera la quale commetteva che per modo alcuno io non avessi a risolvere secondo il consiglio di Lucca, ma che volendo consiglio l'avessi a domandare a Ferrara. Per questo io domandai il processo alle parti per mandarlo a Ferrara, e prima questo pisano rispose che non voleva dar la sua copia fuori nè permettere che la sua causa fosse veduta da altri, ma che fusse giudicata secondo il Sig. l'aveva commessa, cioè da me e da li quattro. Pier Morello non voleva dare se non quelli atti che erano stati fatti [243] dai predecessori............ per questo io non ho fatto altro, se non che mi sono assunto di accordarli; ma Pier Morello non volse venire ad accordo. Gli uomini di Castelnovo mal volentieri vengono a dar sentenza contro li quattro che erano l'anno passato, per non far danno a l'una parte o a l'altra. Pur quando V. Ecc. mi liberi ch'io sentenzî secondo la prima commissione, cioè secondo il parere de li quattro, io espedirò la cosa subito. Quando anco le paia che si pigli consiglio a Ferrara, mi commetta ch'io astringa l'una de le parti o amendue insieme a far levare il processo, ch'io lo manderò a V. Ecc., in buona grazia de la quale mi raccomando.

Castelnovi ......... 1524.

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