CXXXII

Agli Anziani della Repubblica di Lucca

Magnifici ac potentes domini mei observandissimi. Li esibitori di questa sono poveri uomini di questa ducale provincia, li quali, per la gran carestia che è in questo paese, erano iti al Borgo, e avevano comprato tre some di farina di castagne; e, o fusse per ignoranza o per avanzarsi li denari della bolletta, caricaro le some senza altra licenza, e quando furo su quel di Gallicano s'incontraro per lor disgrazia nel Vicario, che loro levò la farina e le bestie; al quale caso, se V. S. per lor solita clemenza non hanno misericordia, li poveri uomini rimarranno disfatti e moriranno di fame. Io, astretto da' lor preghi e da compassione che ho alla povertade, scrivo questa a V. S., siccome a quelle nelle [224] quali ho fiducia che non mi siano per negare alcuna grazia ch'io loro dimandi, e che appresso conosco clementissime e di pietade piene; così le prego che abbino questi poveretti per raccomandati, e siano contente di donare e fare loro elemosina di questo, che per avere disubbidito alli ordini di V. S. debitamente arebbeno perduto: in buona grazia delle quali medesime mi raccomando.

Castelnovi, 17 martii 1524.

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