Ai medesimi
Magnifici ac potentes domini mihi observandissimi. Alli dì passati scrissi una lettera a V. S. di uno torto che fu fatto a Giovanni da Montepulciano per uno di quelli de li quali sono stati confiscati li suoi beni per li loro mali portamenti, e che del tutto è informatissimo il spettabile Baldassarre Montecatini e Baccio del Fava vostro conestabile; li quali, dimandati da quelle, li potranno fare buona e vera relazione. Prego V. S. che prima per la giustizia e poi per misericordia di questo povero uomo il quale è da bene e merita di essere aiutato, e appresso per mio amore, si degnino di volerli far fare il debito suo conveniente, se non in tutto o in parte, e a quelle non li serà grave di darne avviso di quello, ed esse si risolveranno, notificando le S. V.; e serà una buona elemosina a farli del bene, per essere disfatto per tale conto: e V. S. intenderanno per la qui alligata tutto quello dimanda esso Giovanni, il quale vi sia raccomandato in buona grazia. E a V. S. mi offro e raccomando.
Castelnovi, 2 aprilis 1523.
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