Al doge di Venezia
Ill.mo et Ser.moPrincipe et Signore mio observantissimo. - Supplico alla Sublimità Vostra io devoto et affectionatissimo servo suo Ludovico Ariosto [27] Nobile Ferrarese et familiare del Reverendissimo Signor Cardinale Estense come havendo cum mie longe vigilie et fatiche, per spasso et recreatione de Signori et persone di anime gentili et madonne composta una opera in la quale si tratta di cose piacevoli et delectabili de arme et de amori, et desiderando ponerla in luce per solazo et piacere di qualunche vorà et che se delecterà di leggerla; et anche cum quello più benefitio et remuneratione delle fatiche mie duratoli più anni in componerla che conseguire posso; ho deliberato di farla stampire dove meglio a me parerà. Ma dubitando che qualche altro in concorrentia della stampa, che io ne farò, subito che tal mia opera et stampa sia fuori, non se intrometta a restampare o farne restampare una altra, et che non pigli il bene et utile de le fatiche, che doverieno venire a me: pertanto prego et supplico la prefata vostra Sublimità, che [28] quella sia contenta per suo decreto et privilegio concedermi de gratia, che per tutto el tempo della vita mia non sia licito a persona cossì terriera come forestiera et di qualunche grado se voglia esser o sia, che ardisca, nè presuma in le terre et loci et dominio di vostra Serenità presumere di stampare, nè di fare stampare in forma alcuna de lettera, nè di foglio grande, piccolo, nè piccolino, nè possa vender o fare vender ditta mia opera senza expressa licentia et concessione de mi Ludovico Ariosto auctore de ipsa, sotto pena de perder tal opere tutte, che si trovassero stampate, o vendersi, et de ducati mille per cadauno che presumerà stamparla o farla stampare, o vendere o farla vender: la quale pena per la mità si applichi a cui piacerà alla Sublimità Vostra, et l'altra mità et libri stampati o venduti a mi Ludovico prenominato servitore di quella. Cujus gratiæ etc.
Die 25 Octobris 1515
Quod suprascripto supplicanti concedatur gratia, quam ut supra petit.
Consiliarii:
Marcus de Molino
Petrus Marcello
Hieronymus Teupulo
Franciscus Bragadeno.
[29]