A Obizo Remo
Magn. mihi hon. Ieri ho avuta una lettera del Sig. nostro mandatami da Cristoforo Casanova da [61] Sestola in risposta de la grida, de la quale mandai la copia. Del procedere contra li assassini da Pontecchio e gli altri banditi, non dubitate ch'io 'l faccia senza il consiglio del Capitano qui, e ch'io possa essere imputato di far contra ragione. Mi piace che 'l Sig. sia contento ch'io pigli accordo con Sig.ri Lucchesi e Fiorentini che li lor banditi non sieno sicuri sul nostro, nè li nostri sul loro: io tratterò la cosa maturatamente sì che vada di pari, e non abbino vantaggio da noi. Credo che a quest'ora abbiate Pierino a Ferrara. A Bastiano Coiaio ho dato alquanto di dilazione, e non lo costringerò a venire altrimenti finchè io non abbia risposta alle lettere che circa questo ho scritto a Vostra Mag.; e Ser Evangelista in nome di questa Comunitade ha scritto al Sig. il testificato di avere esso dato recapito a' banditi. Per un'altra mia avrete veduto esso viene malissimo volentieri, e dice che questa è la sua ruina, e mi prega e mi fa mille croci ch'io faccia opera che non venga. Io gli ho compassione; pur in questo mi rimetto a chi ha miglior giudicio di me, e a chi la misericordia non corrompe la giustizia. Io 'l confesso ingenuamente, ch'io non son uomo da governare altri uomini, chè ho troppa pietà, e non ho fronte di negare cosa che mi sia domandata.
Li balestrieri che seranno esibitori di questa son due uomini da bene e bene in ordine e valentuomini: quanto gli ho saputo imputare è che hanno moglie in questa terra. Io li raccomando a V. Mag. che faccia che non perdano il lor loco. Ce n'è restato [62] un altro detto il Magnano, il quale per essere ammalato non ha potuto venire. Venirà più presto che potrà. Prego Vos. Mag. che operi che per questo non perda il suo loco, chè anco così mi promise mess. Giovanni Ziliolo. Quest'altri che restano avranno il bisogno, e non accade mutarli per adesso altrimente. Quel Giovanni Frascolino che Vos. Mag. mi raccomanda, non è comparso. Se fin adesso non è partito da Ferrara, non curo che venga altramente nè lui, nè altri, perchè di questi ch'i' ho mi contento.
Ringrazio Vostra Mag. dell'avviso che mi ha dato del Sig. Don Ercole, e così starò con speranza di meglio, e che quello che fu promesso a Mes. Lod.o Cato in Ispagna sia quello che tutti desideràmo. Altro non occorre al presente. A Vostra Magnificenza mi raccomando.
Castelnovi, 2 octobris 1522.
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