IV

Al medesimo

Magn.o M. Giovan Franc.o qual fratello hon. Heri sera hebbi una de V. S. del primo dell'instante, per la qual ho visto quanto quella me scrive, precipue del Mag.co Ariosto. Non ve pigliati admiration alcuna se non ve ho scritto, rispetto che aspetava scrivervi una gran nova de sua Sig.ria e al presente ve la notifico, qualmente ditto M.co Ariosto è statto alquanti giorni con la Excell.tia dello Ill.o Sig.r Marchese del Guasto, et al partir suo gli [328] à donati D. 100 d'intrata all'anno per lui e per sui heredi, et gli ha donato un lapis lazari belissimo legato in oro cum una catena d'oro e una crosetta cum Iesù Christo d'oro. In vero che è una cossa belissima da veder, sì che per hora sua Sig.ria se ritrova qua in Ferrara sano e molto contento di questo dono che il prefatto S.r Marchese gli à donato. Quanto al sposalitio della Mag.ca madonna vostra sorella, certo io ne ho hauto tanto apiacer quanto fusse stata una mia sorella, e tanto più quanto mi è stà riferto per il Canc.ro dello Ill.o S.r Alessandro Fregoso, qual mi ha dimostrato esser una delle bellissime spose habbia mai visto, e il simile della bona gratia c'haveva sua S.ria dell'andar fora di casa, maxime de belissimi gesti e movezi che quella tien in sua persona. Et etiam di quello Mag.co sposo, giovine, galante, cortese; cossa che in verità non desidero altro, et ne non è mai giorno che non prego l'altissimo Dio che li conserva tutti doi in eterno nella sua contenteza: et credo che ogni giorno se troveranno più contenti l'uno per l'altro.

Quanto alli drapeselli, io ve li mando per uno de quelli del S.r Alessandro, e non ve pigliati admiration niuna se son statta tarda a mandarli per amor de quello nostro non se trovava qua in la terra. Il Mag.co Mess. Guido Strozo se alegra molto del sponsalitio della Mag.ca sorella di V. S. et molto se arecomanda, e il simile fa il M.co mess. [329] Ludovico Ariosto. Il M.co M. Guido à fondate tutte le sue possessioni da Rechan: del resto stiamo benissimo. Altro per ora non mi occorre, se non ch'a V. S. cum tutti di casa humilmente mi offero: et ribasandovi la man, a quello M.co sposo e la sposa fazo il medemo.

Da Ferrara, alli XVI novembrio MDXXXI.

Di V. S.

Come sorella,

Alessandra Stroza.

Share on Twitter Share on Facebook