Stupida e fissa ne la incerta sabbia,
coi capelli disciolti e rabuffati,
con le man giunte e con l'immote labbia,
i languidi occhi al ciel tenea levati,
come accusando il gran Motor che l'abbia
tutti inclinati nel suo danno i fati.
Immota e come attonita stè alquanto;
poi sciolse al duol la lingua, e gli occhi al pianto.