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Con grande ingegno, e non minor bellezza

che fatta l'avria amabil fin ai sassi,

era giunto un amore, una dolcezza,

che par ch'a rimembrarne il cor mi passi.

Non aveva più piacer né più vaghezza,

che d'esser meco ov'io mi stessi o andassi.

Senza aver lite mai stemmo gran pezzo:

l'avemmo poi, per colpa mia, da sezzo.

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