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Di fango brutto, e molle d'acqua vanne

tra il foco e i sassi e gli archi e le balestre,

come andar suol tra le palustri canne

de la nostra Mallea porco silvestre,

che col petto, col grifo e con le zanne

fa, dovunque si volge, ample finestre.

Con lo scudo alto il Saracin sicuro

ne vien sprezzando il ciel, non che quel muro.

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