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Astolfo ne la piazza del castello

con spaziose ruote in terra scese.

Poi che fu il re condotto inanzi a quello,

inginochiossi, e le man giunte stese,

e disse: — Angel di Dio, Messi novello,

s'io non merto perdono a tante offese,

mira che proprio è a noi peccar sovente,

a voi perdonar sempre a chi si pente.

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