L'AMPLIARE e il diminuire non è fra gli elementi dell'entimema. Ed elemento e luogo intendo tutt'uno: perchè l'elemento e il luogo sono d'onde derivano molti entimemi. Ma l'ampliare e il diminuire sono entimemi a dimostrare che una cosa sia grande o piccola, sì come a provar che sia buona o sia cattiva, o giusta o non giusta, o di qual si voglia altra qualità. E queste tutte son cose delle quali si formano i sillogismi e gli entimemi. Onde che se non è loco d'entimema veruna di queste, non sarà anco nè l'ampliare, nè il diminuire. Gli entimemi risolutivi non sono d'altra spezie, che gli affermativi; perciocchè è manifesto che si risolve, o dimostrando, o facendo l'instanza; e dimostrano ambedue l'opposito l'uno dell'altro, come a dire. Se uno avrà dimostrato che la cosa sia fatta, l'altro dimostrerà che non sia fatta. E se uno che non sia fatta, l'altro che sia fatta. Onde che questa non viene ad esser la differenza, servendosi l'uno e l'altro delle medesime cose. Perchè degli entimemi si vagliono tanto a provar che la cosa sia, quanto a provar che non sia. Nè anco l'instanza è entimema, ma secondo l'uso topico, è un mettere innanzi una opinione, per la quale si faccia chiaro che l'argomento non conchiude, e che qualche proposizion si sia presa, la qual non sia vera; e poichè s'è detto abbastanza degli esempi, delle sentenze, degli entimemi, e di tutto quel che bisogna sapere per esprimere i sentimenti dell'animo, e dove si trovano le cose che fanno per noi, e come s'impugnano quelle che fanno per l'avversario: resta ora che veniamo a trattare come si dicono, e come si dispongono.