BIBLIOGRAFIA

La natura della collezione in cui appare questo rapido schizzo della vita e della operosità di Agostino non consentiva spiegamento di erudizione e giustificazione minuta di tutte le asserzioni in esso contenute. A tale giustificazione, necessaria per comprendere il punto di vista fondamentale del mio saggio, è destinato un volume di Studi agostiniani di cui spero non debba tardar molto la pubblicazione.

Edizioni: Numerose sono le edizioni complessive delle opere di Sant’Agostino, da quella dell’Amerbach di Basilea nel 1506, attraverso quella dei Maurini (1679-1700), fino a quella, in corso di pubblicazione, per opera di molteplici editori, a cura dell’Accademia Imperiale di Vienna, nel Corpus Scriptorum Ecclesiasticorum Latinorum. Io ho adoperato l’edizione veneta del testo maurina (1756), controllata, quando era il caso, sulla edizione viennese.

Letteratura: Immensa è la bibliografia agostiniana. Se ne troverà una indicazione sostanzialmente completa nell’articolo Augustin del Loofs nella «Realencyklopädie für prot. Theologie u. Kirche» e nell’altro Augustin del Portalié, nel «Dictionnaire de Théologie catholique».

Io mi limito a segnalare le opere critiche che hanno contribuito di recente con maggiore efficacia a illuminare i problemi toccati nel mio breve saggio.

Sulla conversione di sant’Agostino e le fonti che ne narrano i particolari:

G. Misch: Geschichte der Autobiographie. I. B. Das Altertum. Leipzig, Teubner, 1907.

L. Gourdon: Essai sur la conversion de saint’Augustin. Cahors, Coueslant, 1900.

W. Thimme: Augustins geistige Entwickelung in den ersten Jahren nach seiner «Bekehrung» 386-391. Berlin, Trowitzsch, 1908.

L. Bertrand: Saint Augustin. Paris, Fayard. Sul valore storico di questo lavoro pubblicai una nota nella «Nuova Antologia» del 1º agosto 1914.

Sulla teologia di Sant’Agostino: Sullo stato attuale delle nostre conoscenze circa il manicheismo e la polemica antimanichea di Agostino, v. gli articoli di E. Chavannes e P. Pelliot: Un traité manichéen retrouvé en Chine, nel «Journal Asiatique» del 1911 e del 1913. Essi sono corredati di un’ampia bibliografia, cui oggi andrebbero aggiunti scarsissimi complementi.

Circa il pelagianismo e la lotta sostenuta contro di esso da Sant’Agostino:

F. Cumont: Recherches sur le Manicheisme. I. La cosmogonie manichéenne d’après Théodore Bar Khoni. Bruxelles, Lamertin, 1908.

F. Klasen: Die innere Entwicklung des Pelagianismus. Freiburg, Herder, 1882.

J. Turmel: Histoire du dogme du péché originel. Macon, Protat, 1904.

L. Duchesne: Histoire ancienne de l’Église. T. III. Paris, Fontemoing, 1910.

A. Bruckner: Julian von Aeclanum. Sein Leben und seine Lehre. [Texte u. Unters. 15, 3]. Leipzig, Hinrichs, 1897.

E. Buonaiuti: La genesi della dottrina agostiniana intorno al peccato originale. Roma, Bardi, 1916.

Circa il donatismo, v. gli articoli ampi di P. Battiffol, nella «Revue Biblique» del 1915.

Infine intorno alle dottrine sociali di sant’Agostino, v. l’opera recentissima, con copiosi riferimenti bibliografici, di:

E. Troeltsch: Augustin, die christliche Anticke und das Mittelalter. München, Oldenbourg, 1915.

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