XII IL CATTOLICESIMO NEL RISORGIMENTO

Anche a proposito del Risorgimento italiano noi non abbiamo davvero nessuna intenzione di dilungarci qui in segnalazioni bibliografiche che possono rinvenirsi in tutte le trattazioni storiche sull'argomento e di cui A. L. Ghisalberti ha dato testé accurati specimina ragionati nella sua Introduzione alla storia del Risorgimento (Roma, Cremonese).

La nostra letteratura nazionale intorno al movimento che ha portato l'Italia all'unità è in continuo sviluppo. Dalle opere complessive del Croce e del Salvatorelli si passa alle singole monografie sui principali artefici della nostra resurrezione nazionale.

Sempre col proposito circoscritto di seguire la evoluzione del fatto cristiano nei momenti salienti della nostra storia, noi, anche del Risorgimento italiano, non abbiamo cercato altro che di enucleare e di fissare le varie correnti religiose che hanno agito con diversa fortuna in esso e per esso. Ci siamo quindi limitati a studiare le filosofie che teoricamente o praticamente hanno esercitato la loro azione nella determinazione degli orientamenti religiosi durante il periodo delle nostre guerre nazionali.

Le opere di Gioberti, di Mazzini e di Rosmini sono troppo note nelle loro principali edizioni perché di queste edizioni si debba dare qui un novero. Crediamo opportuno piuttosto segnalare le pubblicazioni sui grandi maestri del nostro Risorgimento che piú da presso possono aiutare in vista di una valutazione esatta delle loro posizioni religiose. Sull'efficienza, ad esempio, del pensiero giobertiano in Italia e fuori, hanno gettato molta luce, ci sembra, i volumi V e VI della raccolta dei Carteggi di Vincenzo Gioberti (Lettere di illustri italiani a V. G., a cura di L. Madaro, Roma, Vittoriano, 1937, pp. XIV-192, Lettere di illustri stranieri a V. G. a cura di L. Madaro, Roma, Vittoriano, 1938, pp. XV-186. Pubbl. del R. Istit. per la storia del Risorgim. ital.).

Buon contributo alla conoscenza della religiosità cristiana nelle figure piú rappresentative del nostro Risorgimento il lavoro di M. Sticco, La poesia religiosa del Risorgimento (Milano, «Vita e pensiero» 1940).

Con quanta assiduità e con quanta sagacia Angelo Gàmbaro si sia consacrato alla rievocazione della figura e dell'opera di Raffaello Lambruschini è ben noto. Segnaliamo qui in particolare la sua opera: Riforma religiosa nel carteggio inedito di Raffaello Lambruschini, Vol. I: Introduzione, Vol. II: Carteggio religioso e appendice. (G. B. Paravia & C.).

Nell'abbondante letteratura intorno a Rosmini è venuto a prendere recentemente un buon posto il lavoro di Luigi Bulferetti, Antonio Rosmini nella restaurazione, Firenze, Le Monnier, 1942, «Studi e documenti di storia del Risorgimento».

Larghi riferimenti all'evoluzione delle idee religiose in Italia nell'età risorgimentale sono dati sagacemente da Corrado Barbagallo nel V volume, parte 2a, della sua grande e apprezzatissima Storia universale (Dall'età napoleonica alla fine della guerra mondiale, Torino, Unione Tipografico-Editr. Torinese, 1942).

Lucida come sempre l'esposizione sintetica recentissima di Luigi Salvatorelli, Pensiero e azione nel Risorgimento (Torino, Einaudi, 1943).

Ma noi ci sentiremmo rei di imperdonabile omissione se non menzionassimo quella poderosa sintesi dello sviluppo politico italiano, culminante nel periodo del nostro Risorgimento nazionale, che è stata l'opera capitale di Alfredo Oriani, La lotta politica in Italia (Bologna, Cappelli, volumi IX, X, XI della edizione nazionale). È l'opera principe del formidabile scrittore romagnolo, consacrata per la sua massima parte appunto al Risorgimento. Qui le capacità eccezionali dell'Oriani nell'intuire caratteri, nel dar risalto di scorcio a movimenti e a tendenze, nel misurare la portata di eventi e di trapassi politici, si rivelano in pieno. Noi abbiamo riportato dall'Oriani giudizi che ci sembrano definitivi e non esitiamo a riconoscere che molto ancora sarà da scoprire e da apprendere in questa magistrale ricostruzione della nostra Storia.

Share on Twitter Share on Facebook