Capitolo IV ARRETRATI A NANCY

Dobbiamo per altro notare che di tutti i Distretti quello di Bouillé sembra il più infiammabile. Era sempre presso Bouillé e a Metz che la Regalità voleva fuggire. L'Austria trovasi vicino; qui più che altrove deve il Popolo diviso guardare, di là dalla frontiera, nel mare profondo della Politica Estera e della Diplomazia, con una speranza mista a timore, con mutua esasperazione.

Fu proprio in quei giorni che alcune truppe austriache, attraversando un angolo di questa regione, in una pacifica marcia, fecero sospettare una vera Invasione; allor accorsero in direzione di Stenay da tutti i punti cardinali circa trentamila Guardie Nazionali coi fucili in ispalla, per vedere di che si trattava. E si potè constatare che era una manovra diplomatica; l'Imperatore d'Austria, avendo fretta di giungere nel Belgio, s'era fatto concedere quella scorciatoia. Il movimento senza fine e fosco della Politica Europea fece una punta su questi luoghi, passando per la sua via come la fuggevole ombra di un condore, e subito, in conseguenza, si levò quell'alato stuolo di trentamila, starnazzando e strepitando! Poichè a tutto il resto si aggiunge il fatto che questo popolo è molto diviso, gli Aristocratici abbondano; e il Patriottismo deve tener d'occhio Aristocratici e Austriaci. È la Lorena questa regione; la quale non è così illuminata come la vecchia Francia e ricorda l'antico Feudalismo; anzi, a memoria d'uomo, si può ricordare che ebbe una Corte e un Re proprio suoi, o piuttosto lo splendore d'una Corte e d'un Re, senza sopportarne gli oneri. E poi d'altra parte, la Società Madre, che siede nella Chiesa dei Giacobini a Parigi, ha delle filiali qui, in queste città, e queste Figlie hanno la lingua acuta, lo spirito acre. Figurarsi come la memoria del buon Re Stanislao e dell'età del Feudalismo Imperiale possa accordarsi con questo nuovo e rude Vangelo, e qual virulenta discordia debba risultarne! A tutto ciò la soldatesca, ufficiali da un lato, privati dall'altro, prendono parte, ed ora invero una parte principale; la soldatesca inoltre è quasi più bollente perchè più numerosa, occorrendo in maggior numero in una provincia di frontiera.

Tale è la Lorena in genere e la sua capitale in ispecie. La piacente città di Nancy, amata dal Feudalismo appassito, dove il Re Stanislao in persona abitò e rifulse, possiede un Municipio aristocratico e nello stesso tempo una Società Filiale; ha una popolazione di circa quarantamila anime discordi e tre grandi Reggimenti, uno dei quali è lo Svizzero Château-Vieux, caro al Patriottismo, dacchè si rifiutò o fu creduto che si rifiutasse di combattere nelle giornate della Bastiglia. Qui, a quel che pare, sventuratamente, tutte le cattive influenze si trovano riunite; qui più che in ogni altro luogo la gelosia e l'odio possono svolgersi liberamente. Onde, per tutti questi mesi, l'uomo è stato messo contro l'uomo, il Lavato contro il Non-Lavato; il Soldato Patriota contro il Capitano Aristocratico, con un accanimento sempre crescente; e una gran massa di acrimonie è venuta sempre accentuandosi.

Acrimonie che possono definirsi, e anche di quelle a cui non si può dare un nome: poiché v'è una natura puntuale nella Collera; e giorno per giorno, ora un'occhiata, ora un'inflessione di voce, e le più piccole commissioni o omissioni portano il loro contributo sulla somma degli incerti che accrescono la somma totale. Per esempio lo scorso Aprile, in quei tempi di Federazione preliminare, quando le Guardie Nazionali e i soldati dappertutto giuravano fraternità e che tutta la Francia si organizzava in federazioni locali, preparandosi per la grande Festa Nazionale delle Picche, fu notato che questi Ufficiali di Nancy buttavano acqua fredda su quanto concerneva la fraternità; che cercavano di esimersi dal comparire alla Federazione di Nancy; che alfine intervennero, ma in semplice redingote e in abito negletto, cambiandosi appena la camicia; che anzi uno di loro, come i Colori Nazionali gli passarono vicino in gran pompa in quel momento solenne, senza una necessità visibile, prese occasione di sputare .

Bazzecole e fatti di cronaca, ma continui, incessanti! La Municipalità Aristocratica, pretendendo d'essere Costituzionale, si mantiene per lo più tranquilla; non così la Società Figlia, i cinquemila adulti maschi, Patrioti del luogo; e tanto meno le cinquemila femmine; non così la gioventù dei Nobili di quattro generazioni, con o senza baffi, e ornata di spalline; nè gli arcigni patrioti Svizzeri Château-Vieux, la fanteria effervescente del Reggimento du Roi, le bollenti truppe del Mestre-de-Camp! La murata Nancy, così gaia, linda, con le sue vie dritte e le sue piazze spaziose e la sua architettura che rimonta a Stanislao, sulla feconda alluvione della Meurthe; così brillante fra i gialli campi di frumento in questi mesi di ricolto – non è altro internamente che un antro ove albergano la discordia, l'ansia, l'infiammabilità non lungi dall'esplosione. Che Bouillé vi fermi un po' il suo sguardo. Se questo universale ardore militare, che possiamo comparare a un vasto mucchio di lino fumigante, prendesse fuoco in qualche sito, la sua barba qui in Lorena e a Nancy, potrebbe più prontamente d'ogni altra cosa esserne abbruciacchiata.

Bouillé, dal canto suo, è abbastanza occupato, ma soltanto della sopraintendenza generale, facendo uscire da Metz il pacificato Salm e tutti gli altri reggimenti ancora maneggevoli; egli si dirige verso la città e i villaggi del Mezzogiorno, verso gli accantonamenti rurali come Vic, Marsal e luoghi limitrofi, presso le acque chete, dove è abbondanza di foraggio pei cavalli e un suolo appartato per le manovre, dove le facoltà speculative del soldato possono essere calmate dagli esercizi militari. Salm, come dicevamo, non aveva ricevuto che solo una metà del pagamento degli arretrati; non senza brontolare, naturalmente. Nondimeno quella scena della spada sguainata aveva dopo tutto rialzato Bouillé agli occhi di Salm, poichè gli uomini in genere e i soldati in ispecie amano l'intrepidità e le decisioni pronte e inflessibili, anche quando ne vien danno ad essi medesimi. E infatti non è questa fondamentalmente la qualità delle qualità per un uomo? Una qualità che in sè stessa è pressochè nulla, dacchè animali inferiori, come gli asini, i cani e anche i muli, la posseggono; eppure, bene accoppiata, è la base indispensabile di tutto.

Di Nancy e delle sue efflorescenze, Bouillé, comandante generale, non sa nulla di particolare; ma comprende in genere che le sue truppe in quella città sono forse quanto v'è di peggio . Gli ufficiali colà fanno come hanno sempre fatto, fanno da padroni, e sventuratamente sembra che agiscano male. «Cinquanta congedi gialli», rilasciati in una volta, fanno sicuramente presagire delle difficoltà. Ma che pensava il Patriottismo di certi fucilieri e schermidori, «mandatarî» o supposti tali, «venuti ad insultare il Club dei Granatieri», i serî speculativi Granatieri e la loro sala di lettura? Con fischi, schiamazzi; finchè lo speculativo Granatiere sfoderò la spada e ne nacquero baruffe e duelli. Inoltre non sono stati «mandati», o così s'è creduto, degli Spaccamontagna dello stesso stampo, ora in veste di Soldati per attaccar litigi coi Cittadini; ora in veste di cittadini per provocare i soldati? Poichè un tal Roussière, esperto nella scherma, fu colto sul fatto, quattro ufficiali (presumibilmente di giovane età) lo inseguirono, ed egli fuggì precipitosamente! Il maestro di scherma Roussière, trascinato al corpo di guardia, fu condannato a tre mesi di carcere; ma i suoi compagni chiesero «un congedo giallo», per lui solo; poi lo fecero venire alla manovra, e, postogli sul capo un elmo di carta su cui era scritto Iscariota, lo condussero alle porte della città, e là gli fu intimato di scomparire per sempre.

Tutti questi sospetti, tutte queste accuse, una tale rumorosa procedura e quanto di simile veniva accumulandosi, non potevano a meno di suscitare una sdegnosa indignazione negli Ufficiali, i quali esprimevano forse il loro sdegno con parole e «subito dopo fuggivano dagli Austriaci».

Onde, quando qui come altrove sorge la questione degli arretrati, l'umore e il procedimento divengono dei più amari. Il Reggimento Mestre-de-Camp ottiene fra alti clamori intorno a tre luigi per uomo – che come di solito debbono essere presi a prestito dal Municipio. Lo Svizzero Château-Vieux, richiedendo alcunchè di simile, ottiene in cambio istantanee courrois o staffilate seguite da insoffribili fischi da parte delle donne e dei fanciulli. Il Régiment du Roi, stanco di speranze deluse, prese alfine la sua cassa militare e marciò con essa al quartiere; ma il giorno seguente la riportava indietro attraversando le vie fra il silenzio generale. Manovre non ordinate, clamori, in cui non fanno difetto i forti liquori, obiurgazione, insubordinazione, gerarchia militare che va rapidamente a rifascio, come dicono i tipografi in casi simili a proposito di caratteri composti, nella cassa della confusione . Tale è Nancy in questi primi di Agosto; e non è trascorso un mese dalla sublime Festa delle Picche.

Il Patriottismo Costituzionale a Parigi e altrove può ben tremare a queste notizie. Il Ministro della Guerra Latour du Pin corre a perdifiato all'Assemblea Nazionale con un messaggio scritto che «tutto brucia, tout brûle, tout presse». L'Assemblea Nazionale, sotto lo stimolo del momento, formula a sua richiesta un Decreto, che «ordina di sottomettersi e di pentirsi», se può giovare a qualche cosa. D'altra parte il Giornalismo dalle tante gole emette il suo grido roco: grido di condanna e d'approvazione elegiaca. Le Quarantotto Sezioni levano la voce; il sonoro Birraio, o piuttosto chiamatelo ora il Colonnello Santerre, non resta in silenzio nel sobborgo Saint-Antoine. Frattanto i soldati di Nancy hanno mandato una Deputazione di Dieci Membri, muniti di documenti e di prove, e narreranno un'altra storia ben differente dal «tutto brucia». Questi dieci Deputati, anche prima di giungere nell'Aula dell'Assemblea, sono presi dal solerte Latour e cacciati in prigione per ordine del Maire Bailly! Assai incostituzionalmente, poichè essi avevano i congedi degli ufficiali. Onde Saint-Antoine, indignato dell'incertezza del futuro, chiude le sue botteghe. Bouillé è dunque un traditore venduto all'Austria? In tal caso quei poveri soldati si sono rivoltati per patriottismo più che altro.

Una nuova Deputazione, una Deputazione di Guardie Nazionali ora muove da Nancy per illuminare l'Assemblea. Incontra i Dieci antichi Deputati, che tornano inaspettatamente non impiccati; procede perciò con una migliore prospettiva; ma non ricava nulla. Deputazioni, messaggeri del Governo, ordinanze che galoppano a briglia sciolta, allarmi, rumori dalle mille voci fanno impazzire, in un continuo frastuono, in un andare e venire senza fine. Solo nell'ultima settimana di Agosto M. de Malseigne, nominato Ispettore, scende sulla scena dei tumulti, munito di autorità, di peculio e d'un «Decreto del 6 Agosto». Egli dovrà fare in modo che gli Arretrati siano liquidati, che sia fatta giustizia o che almeno sia sedato il tumulto.

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