Scena VII.

CATERINA dalla destra. Detti.

Bern. ― Venite, Caterina, per carità!

Cat. (impaurita dall'aspetto di Gaspare e dallo spettacolo di Bernardetto accasciato e presso a smarrire i sensi). ― Che cosa è stato? (scende mezza la scala)

Gasp. ― Giusto voi dovete esser qui ― per un istante ― ma [286]fermatevi lì, o lo inchiodo al muro sotto i vostri occhi! (a Bernardetto) Giù in ginocchio... e giù il cappello! Un po' per uno nel fango!

Cat. ― Gaspare, o mio buon amico, o mio fratello!

Gasp. ― Io non posso essere fratello di nessuno!

Cat. ― Pietà!

Gasp. ― E voi credete di ottenerla, quando la domandate per questa belva? Ma non calunniamo le belve! Le belve ci addentano, ci sgozzano, ma ci uccidono: per straziarci il cuore e non darci la morte, per lasciarci nella carne viva il dente velenoso dell'odio e della disperazione, ci vuole quello lì, l'uomo! Ma costui, che voi avete creduto degno del vostro amore, ha fatto anche meglio: mi ha sollevato fin lassù alla porta del cielo, non per darmi un istante di gioia, ma perchè precipitando da quell'altezza io mi sprofondassi di più nel mio inferno!

Bern. (sfinito). ― Perdonami!

Cat. ― Lo avete sentito?

Gasp. ― Sì; ma non vi pare vile?

Cat. ― Non più di prima.

Gasp. (a Bernardetto). ― È vero; non più di prima, te lo dice lei. (a Caterina con un cenno imperioso) ― E ora uscite.

Cat. ― No, Gaspare; ora perdonate, come io, sentendo di non poterlo più amare, gli perdono.

Gasp. ― Ma io perchè gli dovrò perdonare?

Cat. (dopo una breve pausa). ― Perchè voi potrete avere un giorno da me... quello che egli ha perduto... quello che vi ha fatto sognare!

Gasp. ― Caterina! (quasi smarrito) Non una parola di più; ora più che mai mi parrebbe un sogno!..... (colpito da un pensiero improvviso, rassicura Caterina, e va a deporre sul tavolo la pistola, accennandola a Bernardetto) ― A te, ora non ti temo più!

(prende le mani di Caterina e le bacia riconoscente, mentre Bernardetto si alza, passa vacillando dietro il tavolo, ed esce dal fondo a capo chino)

Fine della commedia e del primo volume.

Nota del Trascrittore

Ortografia e punteggiatura originali sono state mantenute, correggendo senza annotazione minimi errori tipografici.

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