TERZA LETTERA

Del Sig. Marco Velseri al Sig. Galileo Galilei.

MOLTO ILL. ET ECC.MO SIG. OSS.MO

LA mia grave indisposizione continoua à trauagliarmi tuttauia, siche non posso visitar gli amici con spesse, & copiose lettere, come sarebbe mio obligo, & desiderio, particolarmente verso V. S., con la quale discorrendo sento tanto gusto; ma l'impossibilità me lo vieta, Et in lucro putandum est quando Iddio mi fà grazia di salutargli breuemente con poche righe, come segue per la presente. Mando à V. S. alcune nuove speculazioni del mio amico circa res cœlestes, quali hò consentito siano stampate principalmente rispetto alle osseruazioni, che mi dò à credere siano per esser grate a tutti gli amatori, & inuestigatori del vero, non mi arrischiando di pender' nella decisione del resto più da vna parte che dall'altra, poiche manco il mio affetto non mi permette di applicarui l'animo debitamente. Intendo che V. S. ha scritto vna seconda copiosa lettera sopra questa materia, diretta a me, quale non mi è ancora venuta vista, mà la stò aspettando con singolar' desiderio. Restando frà tanto con baciar à V. S. la mano cordialissimamente, & pregarle ogni bene. Di Augusta, à 28. di Settembre 1612.

Manda con questa la seconda scrittura d'Apelle.

Precedente ancora non riceuta.

Di V. S. molto Illustre, & Eccellentiss.

Affezzionatiss. Ser.re

Marco Velseri L.

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