De gli eclissi della luna e del sole.

Molte cose si devono avvertire avanti che venghiamo ad assegnar le cause de i diversi accidenti, che nelli ecclissi occorrono; dalle quali cose si rende più facile questo negozio.

E prima, ci ridurremo a memoria, come il sole di moto proprio ricerca nello spazio d'un anno tutta l'eclittica: secondariamente, come la luna ancora essa si muove sotto 'l zodiaco, ricercandolo in un mese; ma il suo moto non è sotto la medesima linea per la quale camina il sole, ma è in un cerchio il quale in due punti sega l'eclittica, declinando da essa mezo verso austro e mezo verso settentrione, e nelle maggiori sue declinazioni s'allontana cinque gradi. E questo tal cerchio s'adimanda il dragone della luna, perchè, insieme con la eclittica, forma due figure simili a due serpenti, più larghe verso il ventre ed anguste verso l'estremità: e da questa medesima similitudine, delli due punti dove detto dragone e l'eclittica si segano, l'uno s'adimanda il capo, e l'altro la coda del dragone; chiamasi il capo quella sezione, per la quale passa la luna, allora che, lasciando le parti australi del suo dragone, passa nelle settentrionali, e tal segamento si dimanda ancor nodo ascendente; ed il punto opposto, per lo quale passa la luna, quando di settentrione si fa australe, si dice nodo discendente, o vero coda del dragone.

Oltre a ciò, bisogna sapere, come il sole, movendosi sotto 'l zodiaco, si muove con velocità disuguale, ciò è ora più tardo, ora più veloce: e questo procede per essere il suo moto fatto in un cerchio, il cui centro non è l'istesso che quello del zodiaco; ed ancora che il moto del sole nel suo proprio orbe sia regolare ed uniforme, nientedimeno, riferito ad altro cerchio e ad altro centro, sarà in essi difforme ed irregolare; e perchè, come a suo luogo fu provato, la terra è situata nel centro del zodiaco, tale moto del sole intorno alla terra sarà ora più tardo ed ora più veloce. Sèguita dall'istesso principio, che il sole, movendosi nel suo cerchio, servi ben sempre ugual distanza dal proprio centro, ma che al centro del zodiaco, ciò è alla terra, sia ora più vicino ed ora più lontano. E quello che si dice della disuguale distanza e moto del sole, intendasi ancora della luna: la quale, nel proprio cerchio movendosi, camina con eguale velocità, ma, referita al zodiaco, in esso camina disugualmente, per essere il suo cerchio eccentrico; il che è causa che essa ancora tal ora più vicina, e tal ora più lontana dalla terra, si ritrovi. Le quali cose basterà in questo luogo aver superficialmente accennate, trattandosi più distintamente nelle Teoriche de' pianeti.

Devesi, oltre di questo, sapere, che la luna di sua natura è corpo denso, opaco e tenebroso, non altrimenti che si sia la terra, e solamente tanto risplende, quanto da i raggi del sole vien percossa ed illustrata. Nè doviam ignorare, come la sua grandezza è piccolissima, in comparazione della terra; ma molto più piccola è la terra in proporzione del sole; essendo la luna delle 39 parti una incirca della terra, e la terra delle 166 una del sole. Ed in oltre bisogna sapere, come la luna è vicinissima alla terra più d'ogn'altra stella, ed il sole assai più lontano della luna. Finalmente doviamo avvertire, come la terra, essendo sferica e di materia tenebrosa e non trasparente, viene ad esser continuamente per la sua metà illuminata dal sole, che è quella parte dove fa giorno, restando l'altra metà tenebrosa, dove è notte: dal che ne sèguita, che diametralmente contra il sole, dalla parte oscura della terra, si distenda l'ombra, la quale si va continuamente distendendo in assottigliandosi, per essere il corpo luminoso del sole maggiore del tenebroso, ciò è della terra: e perchè il sole camina sempre sotto l'eclittica, nel cui centro è la terra, e l'ombra diametralmente s'oppone al corpo luminoso, quindi è che la cuspide del cono dell'ombra della terra vadi, con velocità pari a quella del sole, movendosi sotto l'eclittica, e che sempre si ritrovi nel grado contraposto a quello nel quale è il centro del sole.

Passando ora alle cause delli eclissi, e delli accidenti che intorno ad essi accadono, parlando prima della luna, diciamo, che essendo il moto suo sotto il zodiaco tanto più veloce che quello del sole, che nel tempo, nel quale il sole una sol volta ricerca tutto il zodiaco, la luna lo raggira dodici volte e più, ne sèguita, che per necessità tante volte si trovi congiunta col sole, ed altrettante diametralmente oppostali. E perchè il corpo lunare, di sua natura denso e tenebroso, tanto risplende, quanto da i raggi del sole è illustrato; quindi avviene, che se tal ora tra essa ed il sole s'interponesse corpo così grande e denso, che togliesse alla luna la vista del sole, ella, rimanendo in tenebre, perderebbe ogni splendore. Tal accidente patisce la luna, quando così diametralmente s'oppone al sole, che, restando la terra in mezo, toglie ad essa luna la vista del sole: e tale è la causa dell'eclisse lunare, ciò è un ingresso ed immersione che fa la luna nell'ombra della terra. Ma perchè, come di sopra s'è avvertito, il cono dell'ombra terrestre va sempre movendosi sotto l'eclittica, ma il corpo lunare si volge nel suo dragone, di qui nasce che non in ogni opposizione la luna passa per l'ombra della terra, ritrovandosi il più delle volte in parte del suo dragone così lontana dall'eclittica, che l'ombra della terra non si slarga tanto; onde la luna, lasciando (come si dice) per fianco l'ombra della terra, scorre avanti nel suo cerchio. Bisogna dunque, acciò la luna si oscuri, che non solamente sia opposta al sole, ma che sia o nell'eclittica, o non molto da essa declini; il che non accade, salvo che quando si trova in uno de i nodi, o non molto da esso distante. Occorre altresì, che la luna, nell'opposizione col sole, si trova alquanto lontana da i nodi, ma non però tanto, che possa del tutto schifare l'ombra della terra: ed in tal caso verrà una parte del corpo lunare ricoperta dall'ombra; la qual parte, talvolta sarà quella che risguarda verso settentrione, ed altra volta la meridionale, secondo che la luna si troverà nella parte del suo cerchio declinante dall'eclittica verso mezo giorno, o nell'altra che declina verso tramontana. E perchè l'ombra della terra, prolungandosi molto più in su del corpo lunare, nell'orbe d'essa luna si allarga, e forma un cerchio molto più ampio della luna; quindi è, che, se bene nella opposizione la luna non si troverà precisamente in uno de i nodi, ma però non molto lontana, potrà totalmente esser coperta ed offuscata dal cerchio dell'ombra. Ma in tal caso, ancor che l'oscurazione sia totale, non durerà però sì lungo tempo, come faria se l'eclisse accadesse nell'istesso nodo, per dover la luna traversar l'ombra non nel suo maggior diametro, ma in una linea minore. Nè questa sola è la causa della maggiore o minor dimora che fa la luna nelle tenebre, ma ve ne sono due altre. La prima delle quali è la disugualità del moto del sole: perciò che, quando tal moto sarà veloce, per conseguenza ancora quello dell'ombra terrestre sarà concitato; onde, dovendo la luna passare per l'ombra, e con la sua velocità maggiore prevenire al moto di detta ombra, quando tal moto sia veloce, accompagnerà per più lungo spazio la luna, e l'ecclisse sarà più durante. La seconda causa depende dalla maggiore o minore lontananza del sole dalla terra, la quale cagiona che il cono dell'ombra più s'assottigli e scorti, o più si prolunghi ed ingrossi: però che, per essere il sole maggiore della terra, quanto più ad essa si troverà vicino, tanto il cono dell'ombra si farà più breve e più sottile; nel qual caso, occorrendo alla luna traversarlo, ed essendo il cerchio dell'ombra più piccolo, l'eclisse durerà manco tempo.

Intese queste cose, passeremo all'eclisse del sole; di cui la causa è l'interposizione del corpo lunare tra esso e gli occhi nostri, dal quale o tutto o parte del sole ci viene occultato: di maniera che impropriamente si addimanda mancamento di lume nel sole quello, che più propriamente si doveria chiamare eclisse della terra; perchè il lume nel sole non vien diminuito, ma sì bene in terra, per l'interposizione del corpo denso e tenebroso della luna: non altrimente che lunare eclisse si adimanda l'interposizione della terra tra 'l sole e la luna, dalle cui tenebre viene essa luna oscurata.

Ma perchè il corpo lunare è così piccolo, che, se bene vicinissimo alla terra, pochissimo più grande del corpo solare apparisce, di qui nasce, che se esquisitamente nel tempo della congiunzione non si troverà nel nodo, in guisa che la linea retta prodotta dal nostr'occhio per lo centro della luna vadi ad incontrar il centro del sole, non potrà esserci nascosta tutta la faccia solare, ma solamente una parte; e ciò avverrà, quando non molto lontani si trovino i luminari dal nodo: e questa è la causa, che molto più rare sono le oscurazioni del sole che quelle della luna, potendo questa in molto maggior distanza dal nodo esser dal cerchio dell'ombra ricoperta. Anzi, per esser la luna così piccola e vicina alla terra, il cono della sua ombra non tutta la terra potrà ricoprire, ma solo una piccola parte; dal che procede, l'oscurazion del sole non esser universale a tutto un emisfero, ma particolare di questa e di quella provincia. Che del sole ora ne oscuri una parte verso tramontana, ed ora verso mezo giorno, ne è causa la declinazione della luna dall'eclittica, o in quella parte o in questa, come nell'eclisse lunare si disse; e così ancora la maggiore o minore velocità di moto nel sole, ed il ritrovarsi egli ora più alto ed ora più basso, cagiona maggiore o minore durazione delle tenebre. Anzi può occorrere, che trovandosi il sole nel tempo de gli ecclissi molto basso, e congiungendosi centralmente con la luna, rimanga di esso un luminoso cerchio, in guisa di ghirlanda intorno intorno alla luna, apparente; che in altra simile congiunzione, trovandosi egli molto alto, potria dal corpo lunare totalmente esser ricoperto.

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