Della misura del nostro iugero, o piò di terra.

Questa riga ———————— è la lunghezza dell’oncia, con la quale minutamente si misura la terra, gli arbori, le fabriche, & altre cose; adoperandovi il palmo, il braccio, & il cavezzo.

Il palmo è lungo oncie sei.

Il braccio è lungo oncie dodeci,

Il cavezzo è lungo braccia sei.

La tavola di terra è lunga dui cavezzi, & altrotanto larga.

La pertica di terra è lunga cavezzi vinti, & larga cinque, overo lunga vinticinque, & larga quattro, la quale fa vinticinque tavole.

Il iugero, ò piò nostro di terra è lungo cavezzi vinti, & altrotanto largo, overo lungo cento, e largo quattro, il quale fa quattro pertiche à venticinque tavole l’una, che sono cento tavole al iugero, ò piò, come ho detto.

Della misura de i nostri grani.

La soma di frumento è quarte dodici. La quarta è quattro coppi. Et il coppo è quattro stopelli. La qual misura è poco meno di due stara di Venetia, e pesa per l’ordinario trecento cinquanta libre Genovesi, & di Venetia ducento trentatre alla grossa, & oncie otto.

Del peso nostro.

La nostra libra è di oncie dodeci di Genova, & alla grossa di Venetia, è solamente oncie otto. Et il peso nostro è di venticinque libre delle nostre.

Della moneta nostra.

Il nostro soldo è giusto col soldo di Genova, di Ferrara, e di Bologna. Et così la libra è giusta con le sue.

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